martedì 23 maggio 2017

L'amaca di Michele Serra

"Sono favorevole al servizio civile obbligatorio", dice il ministro della Difesa Pinotti; parole che suonano come le campane a festa per chi crede nello spirito di comunità. Quando venne abolito il servizio militare di leva ero troppo giovane per capire che, insieme a tante buone ragioni, ce n'era anche una cattiva: il prevalere indiscriminato e pregiudiziale del valore della libertà individuale rispetto al valore dell'appartenenza a un popolo e a una comunità nazionale. Il concetto di obbligo, a quell'epoca, mi pareva solamente una soma, non avendo ancora imparato quanto certi obblighi aiutino a essere persone migliori (come insegna, del resto, il bellissimo "grazie" portoghese: obrigado).
L'idea che l'obbligo di leva (uguale per tutti) possa rinascere senza portare le armi, ma portando se stessi in aiuto degli altri, è splendida. Essere richiamati per qualche mese alla vita comunitaria, in deroga alla dittatura dell'ego. Esserlo a prescindere dalla provenienza sociale e dal livello culturale, in stretto rapporto con persone molto diverse. Il sogno sarebbe un servizio civile di leva europeo, una specie di Erasmus allargato all'intera gioventù continentale. Troppo bello per essere vero.

(la Repubblica 16 maggio)