venerdì 5 maggio 2017

Pracatinat ultimo atto: INCREDIBILE



In Italia il più qualificato centro per la formazione ambientale, quello di Pracatinat in alta Val Chisone, è ad un passo dal fallimento. In oltre 30 anni, dopo che sono stati chiusi i sanatori voluti dal senatore Agnelli, da lì sono passati migliaia di studenti. Ma ora questa società consortile a capitale pubblico, fiore all'occhiello per un intero territorio, porterà i libri in Tribunale. Il bilancio è in rosso. C'è un buco di un milione e 350 mila euro.

Tentativo di salvataggio
Ad ufficializzare la decisione è il liquidatore, Roberto Frascinelli: «La procedura di concordato stragiudiziale, avviata come estremo tentativo per evitare il fallimento, ha avuto esito negativo. Non rimane che presentare istanza di fallimento in proprio». La Pracatinat Scpa è una società consortile a capitale interamente pubblico, fra i principali soci la Regione Piemonte, il Comune di Torino, la Città Metropolitana, che hanno oltre il 90% delle quote, poi a seguire, con quote minori, i Comuni di Rivoli, Pinerolo, Fenestrelle, Asti, Moncalieri e l'Unione Montana dei Comuni valli Chisone e Germanasca.

Casse vuote
I tre soci di riferimento avrebbero dovuto versare circa 350 mila euro a testa. Ma i soldi non sono mai arrivati al liquidatore: Regione e Comune di Torino non si sono tirati indietro ma hanno deliberato di mettere la somma in un fondo finalizzato alla liquidazione «in bonis», che avrebbe permesso, con percentuali diverse, di chiudere tutti i debiti, mentre la Città Metropolitana, che ha ereditato dalla Provincia di Torino le quote, ha sempre dichiarato di non avere risorse necessarie.

Due rami d'azienda
Il dissesto finanziario riguarda solo la società consortile Pracatinat, punto di riferimento regionale per le scuole, definito dalla Regione Piemonte con apposita legge «laboratorio didattico sull'ambiente», mentre il ramo d'azienda alberghiero, che la scorsa estate venne assegnato ad un concessionario, non è coinvolto. Ma il rischio di un effetto domino esiste nel momento in cui non vengano più svolte tutte quelle attività di educazione all'ambiente che ogni anno garantiscono alla struttura alberghiera 10 mila studenti. Oggi a Pracatinat vi sono quattro dipendenti che rischiano il posto di lavoro, nel settore della formazione, a questi se ne aggiungono altri 14 nel settore alberghiero.

La speranza
Nei prossimi giorni l'assessora regionale Giuseppina De Santis tenterà una mediazione con quei creditori che non hanno accettato la procedura «in bonis». Aggiunge il consigliere Elvio Rostagno: «La Regione ha fatto di tutto per scongiurare il fallimento e mi rincresce che Città Metropolitana non sia stata capace di affrontare il debito. I1 territorio non può perdere il valore di un'iniziativa che è riconosciuta a livello nazionale».
Antonio Giaimo

(La Stampa 23 aprile)