ROMA. Le organizzazioni non governative reagiscono con sdegno agli attacchi del vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio («Una vergognosa speculazione», accusano). Ma Di Maio rilancia: «Chi reagisce chiudendosi a riccio o minacciando evidentemente ha qualcosa da nascondere». A difesa dell'operato delle Ong, intanto, ieri è sceso in campo il ministro della Giustizia Andrea Orlando: «Se ci sono singole responsabilità vanno individuate e colpite - scrive su Facebook - Ma sparare nel mucchio, seduti comodi in giacca e cravatta in uno studio tv o sfoggiando felpe davanti alle telecamere, è cinico e offensivo». E il direttore di Migrantes (Cei) , monsignor Giancarlo Perego, aggiunge: «Dietro queste accuse c'è una visione ipocrita e vergognosa di chi non vuole salvare persone in fuga e di chi non vuole fare canali umanitari, combattendo così ciò che va combattuto realmente: il traffico di esseri umani che finanzia il terrorismo».
(la Repubblica 25 aprile)
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