lunedì 1 maggio 2017

TRADIZIONE E TRADIZIONALISMO

Tradizione e rinnovamento non sono agli antipodi, non si escludono; anzi si completano. Anche per questo motivo ritengo che sia una sciagura il fatto che si pensi all'esperienza cristiana nei termini di verità ed errore, ortodossia ed eresia. Questo ha facilitato la sparizione di quella molteplicità, di quei mille mandorli in fiore, di quella preziosa corona di esperienze, di liturgie, di formulazioni di fede, di accentuazioni esistenziali, di spiritualità. L'ossessione dogmatica ha concorso in modo pesantissimo a creare l'uniformità. Oggi, per dono di Dio, torna a fiorire il plurale ed è possibile accogliere questa stagione con gioia, senza vivere le diversità come contrapposizioni.
Oggi i documenti vaticani che negano e ribadiscono come immodificabili le leggi ecclesiastiche sul celibato dei preti e il no all'ordinazione delle donne sono una offesa alla intelligenza storica della fede oltreché una grave violazione dei diritti delle persone. Tali posizioni diventano insostenibili e sono prive di qualunque fondamento biblico, ma sono figlie di una teologia della fissità dogmatica e disciplinare.

Franco Barbero