giovedì 11 maggio 2017

Westminster. Il 23 novembre scorso, quattro mesi prima dell'attentato terroristico di Londra, la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre, impegnata a dare voce alle minoranze cristiane perseguitate nel mondo, ha illuminato di rosso la facciata di Westminster, sede del Parlamento britannico, «per ricordare le vittime nel mondo della persecuzione per ragioni di fede. Ieri», si legge in un comunicato di ACS del 23 marzo, «il virus terroristico ha colpito nello stesso luogo». «La perversione ideologica della religione, con i suoi riflessi politici, militari e terroristici, è un nemico insidioso con un progetto di lungo termine», ricorda il comunicato: «Oggi colpisce Londra, come ieri Parigi, Bruxelles, Nizza e Berlino. Colpisce tuttavia tutti i giorni in forme ancora più efferate e drammatiche in decine del Paesi del mondo, in modo particolare in Medio Oriente e in Africa, nel silenzio pressoché totale della comunità occidentale». La fondazione pontificia chiama tutti all'impegno concreto per «un progetto alternativo a quello dell'estremismo». «Oggi preghiamo per le vittime dell'attentato, continuiamo a sensibilizzare circa la minaccia dell'estremismo di matrice religiosa, e agiamo concretamente con i progetti nelle aree di crisi», al fine di sottrarre terreno fertile alle ideologie fondamentaliste. Aiutare le comunità "lontane", «minacciate e oppresse nei Paesi più critici significa quindi aiutare anche i nostri figli a vivere nella pace».

(Adista 1 aprile 2017)