lunedì 26 giugno 2017

"DIO AMICO"


“E' nel contesto di un Dio presente con noi mentre operiamo insieme per nutrire, guarire, liberare il mondo che la preghiera diviene tanto naturale quanto necessaria. Noi chiediamo a Dio, come lo si chiederebbe a un/a amico/a, di essere presente nella gioia dei nostri pasti condivisi e nelle sofferenze degli/lle stranieri/e; di darci il coraggio e il vigore necessari per l'opera che compiamo insieme; di perdonarci per la nostra mancanza di fedeltà alla visione comune e per la nostra mancanza di fiducia nella divina affidabilità.
Infine, chiediamo a Dio l'amico/a di sostenerci, perdonarci e confortarci mentre lottiamo insieme per salvare il nostro pianeta assediato, la nostra bella terra, il nostro marmo azzurro e verde in un universo di roccia silenziosa e di fuoco. Così come il tradimento è il peccato nei confronti dell'amicizia in cui si consegna l'amico/a al/la nemico/a, così la preghiera d'intercessione è il rito dell'amicizia in cui si consegna l'amico/a a Dio.
Quando preghiamo per i/le nostri/e amici/che sulla terra per il cui futuro temiamo, non li/le consegnamo al/la nemico/a, ma all'Amico/a che è liberamente, gioiosamente e perennemente legato/a a questo nostro amato mondo. Il modello di Dio come amico/a è una sfida alla disperazione.
(S. Mc Fague, Modelli di Dio. Teologia per un'era nucleare ecologica, Editrice Claudiana, Torino 1998, pag. 243)