martedì 6 giugno 2017

Le celle extralusso per detenuti vip

Nel corrotto panorama penitenziario di gran parte dell'Asia, le carceri della Cambogia non fanno eccezione, e i criminali vip che possono permettersi di pagare direttori e guardie hanno tv e perfino massaggiatrici in cella. Da tempo però si lamentavano di dover convivere con altre 25mila persone, in un caos promiscuo, nelle 18 prigioni del regno fatte per accogliere meno di due terzi degli attuali ospiti. E così il governo, sensibile ai disagi dei fuorilegge danarosi, ha deciso di costruire per loro un "hotel" – è la parola usata dal ministro dell'Interno Sar Kheng – o "centro speciale di detenzione" dove «I detenuti e le famiglie che hanno soldi – ha detto – potranno pagare un affitto e rimanere insieme».
Poiché a costruzione ultimata nel 2018 la struttura costerà 4 milioni di dollari per un primo gruppo di 400 residenti, il governo cambogiano ha girato l'appalto a una ditta cinese che anticiperà i soldi per rifarsi poi con le rette e gli affitti, offrendo celle singole o doppie più grandi e confortevoli, menù speciali, aree comuni di svago, sale per la preghiera e l'esercizio fisico. Poco importa che i soldi per pagare vitto e alloggio provengano da traffici illeciti e omicidi, e che i più ricchi siano anche i capi del crimine. Nella logica di molti politici di Phnom Penh, più volte sospettati di collusione con la grande mafia, tra gli scopi della decisione potrebbe esserci perfino quello di crearsi un luogo confortevole in caso di condanna. Dalle celle a 5 stelle potranno infatti anche continuare i propri affari grazie al Wifi e al servizio di ricevimento degli ospiti.
Raimondo Bultrini

(la Repubblica, 25 maggio)