mercoledì 7 giugno 2017

ORDINE DI MALTA: UN GRAN MAESTRO "AD INTERIM" PER PLACARE LE TENSIONI

ROMA-ADISTA. Diviso, negli ultimi mesi, da tensioni e conflitti (v. Adista Notizie nn. 1, 3, 5, 7/17), l'Ordine di Malta alla fine ha compiuto una scelta interlocutoria. Il 29 aprile scorso, infatti, nel corso del Capitolo straordinario, è stato eletto come luogotenente del Gran Maestro fra' Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, che resterà in carica per un anno, il tempo necessario perché le tensioni decantino e si possa pervenire ad una scelta definitiva. Il Luogotenente ha prestato giuramento davanti al delegato speciale del papa, l'arcivescovo mons. Angelo Becciu (che era stato appunto incaricato da Francesco di portare avanti il cammino di preparazione al Capitolo) e ai membri del consiglio compito di Stato, nella chiesa di Santa Maria in Aventino.
Con questa elezione, il legame con la Santa Sede sembra rafforzarsi ulteriormente, dal momento che il neoeletto è fratello dell'attuale Presidente del Tribunale della Città del Vaticano, impegnato con il caso Vatileaks, Giuseppe Dalla Torre, nonché nipote dell'ex direttore dell'Osservatore Romano, l'omonimo conte Giuseppe Dalla Torre; succede a fra' Matthew Festing, dimissionario il 28 gennaio 2017. 73 anni, nato a Roma, il Luogotenente, figura moderata che dunque aiuta a superare la spaccatura tra la fazione tedesca e quella inglese dell'Ordine, è uno storico dell'arte, esperto in Arte medievale, e ha insegnato Greco classico presso la Pontificia Università Urbaniana. All'atto dell'elezione, ha detto di voler «lavorare insieme al Sovrano Consiglio dell'Ordine per promuovere le attività diplomatiche, sociali e umanitarie e per fortificare la vita spirituale e l'impegno dei suoi 13.500 membri e quello dei suoi oltre 100mila volontari e dipendenti». È stato dal 1994 al 1999 Gran Priore di Lombardia e Venezia e dal 1999 al 2004 membro del Sovrano Consiglio. Gran Commendatore dell'Ordine dal 2004, già luogotenente interinale alla morte del 78° Gran Maestro, fra' Andrew Bertie, dal 2008 ricopre la carica di gran priore di Roma.
Davanti all'Ordine di Malta si apre, ora, un periodo del tutto nuovo. «Curare tutto ciò che attiene al rinnovamento spirituale e morale dell'Ordine»: con questo ordine del giorno, che sapeva di profonda e radicale revisione - e che per certi versi può ricordare quella subita dalla congregazione dei Legionari di Cristo qualche anno fa, che venne affidata a p. Gianfranco Ghirlanda - papa Francesco aveva avocato definitivamente alla Santa Sede il conflitto consumatosi all'interno del potente ordine dei Cavalieri di Malta, delegando la questione nientemeno che al numero due della Segreteria di Stato, sostituto per gli Affari generali, mons. Giovanni Angelo Becciu. Come si ricorderà, la controversia opponeva il Gran Cancelliere, il tedesco Albrecht Freiherr von Boeselager, silurato brutalmente dai vertici per non aver impedito la distribuzione di preservativi in una missione umanitaria, all'ala conservatrice e anglofona della congregazione, rappresentata dal Gran Maestro Matthew Festing e dal patrono card. Raymond Leo Burke, tra i più feroci oppositori di papa Francesco, concludendosi con le dimissioni dello stesso Festing dopo che l'inchiesta condotta da una commissione ad hoc guidata da mons. Silvano Tomasi aveva dimostrato l'assoluta innocenza di Boeselager.
Fondato nove secoli fa con il motto tuitio fidei et obsequium pauperum, difesa della fede e aiuto ai poveri, l'Ordine di Malta è un ente sovrano che ha un seggio all'Onu e ambasciate in un centinaio di Stati, conta su un patrimonio finanziario ingente (nell'ordine di miliardi di euro) ed opera nel mondo con ospedali e centri di assistenza, poggiando sul lavoro di più di 80mila volontari.
Ludovica Eugenio

(Adista Notizie, 13 maggio 2017)