“Tutti
i figli di Dio senza alcuna discriminazione. Certo! Alcuni però
credono di essere tali più di altri, forse per la lo santità (tutta
da dimostrare!), forse per la loro fede (solo Dio la può misurare!).
Ma Dio, per fortuna, ha criteri diversi per “giudicare” e per
salvare le donne e gli uomini di tutti i tempi. Per questo noi con
umiltà e fiducia ci affidiamo alla misericordia infinita di Dio,
mentre gli chiediamo con insistenza il dono di nuovi profeti, di una
Chiesa sobria, povera, che non chiede allo Stato laico in difficoltà
nuovi privilegi economici, anzi vi rinunzia, una Chiesa profetica,
che prende le distanze da preti faccendieri, da manager disonesti che
incantano i potenti, ma non gli onesti, una Chiesa che non protegge
movimenti ecclesiali troppo tentati dal potere politico e
finanziario, una Chiesa profetica e sobria che non chiede privilegi
fiscali”.
(omelia del 4 dicembre 2011) don Luciano Scaccaglia