lunedì 17 luglio 2017

Boeri: “Chiudere le porte ai rifugiati sarebbe un danno da 38 miliardi”

Roma. Non è vero che ci rubano il lavoro: invece danno un sostanzioso contributo alle nostre pensioni. Il Rapporto Annuale dell'Inps calcola quello che succederebbe da qui al 2040 se si chiudessero le frontiere agli immigrati. Si risparmierebbero 35,1 miliardi di pensioni, ma ci sarebbero anche minori entrate contributive pari a 72,6 miliardi: il saldo è una perdita netta di quasi 38 miliardi. “Una manovrina in più da fare ogni anno per tenere i conti sotto controllo”, rileva il presidente dell'Inps, Tito Boeri. Non sarebbe una buona idea anche perché gli immigrati che arrivano in Italia sono sempre più giovani: la quota degli under 25 che cominciano a contribuire all'Inps è passata dal 27,5% del 1996 al 35% del 2015, 150 mila contribuenti in più ogni anno.
“Una classe dirigente all'altezza deve avere il coraggio di dire la verità agli italiani, abbiamo bisogno degli immigrati per tenere in piedi il nostro sistema di protezione sociale”, ribadisce Boeri. Il contributo degli immigrati sarebbe ancora più alto se venisse ricalcolato in base alla loro aspettativa di vita, che è in media inferiore a quella degli italiani, e se si tenesse conto del fatto che molti vanno via prima di prendere la pensione un “regalo” che secondo l'Inps vale circa un punto di Pil. I calcoli si reggono sul presupposto che gli immigrati  non lavorino in nero: le analisi dimostrano che le regolarizzazioni danno una spinta duratura in questa direzione.


Rosaria Amato -  Repubblica 5/07