mercoledì 12 luglio 2017

Dio, il Dio vivo

Dio esiste. Come non potrebbe, quando sfioro il volto bambino di mia moglie, quando il cucciolo di cane incrocia bisognoso lo sguardo dei miei genitori, allorché la gatta resta ore a fissare l'infinito meditando sui massimi sistemi? Quando si schiude il primo fiore di primavera, quando ripenso ai pomeriggi chiassosi dei bambini all'asilo, quando respiro il profumo della sofferenza nelle corsie degli ospedali, quando il papa parla della luna, quando leggo una poesia di Eugenio Montale, quando assaporo il limone, la cioccolata, la liquirizia? Come non potrebbe, quando ci innamoriamo della ragazza abbracciata un pomeriggio sulla panchina del parco pubblico, quando ridiamo con gli amici senza un perché?
Delle Madonne che piangono sangue e minacciano un'ecatombe se non recitiamo venti rosari al giorno, degli anatemi di Radio Maria sui terremoti, delle guarigioni miracolose, delle stigmate e delle ampolle, dei santi postini non m'importa veramente nulla. Di una cosa sono certo: lì, di Dio, non c'è neanche l'ombra. Ne sono sicuro.
Michele Meschi

(Tempi di Fraternità, Giugno-Luglio 2017)