venerdì 28 luglio 2017

DONNE CRISTIANE PER LA LIBERAZIONE

Virginia Mariani*
Sera d’estate calda e calorosa quella di sabato 22 luglio a Ostuni nel chiostro di S. Francesco in pieno centro, sera che dalle ore 19 alle 23 è stata dedicata alla prima apostola cristiana, Maria Maddalena. L’incontro ecumenico, fortemente voluto da fra Ettore Marangi, conosciuto nel periodo dell’Assemblea di Graz dedicata alla “Riconciliazione”, ha visto nella prima parte gli interventi di Maria Soave Buscemi, biblista e missionaria laica in Brasile, di chi scrive, della comunità battista di Mottola e già segretaria nazionale della FDEI, e di Lia Caprera dell’Associazione “Io Donna-Centro Anti violenza” di Brindisi.
Tutti gli interventi con le loro sfumature sono stati spiritualmente convergenti nel testimoniare esperienze di vita e di fede, nel dichiarare lo stesso anelito alla parità di genere e all’eliminazione di qualsiasi forma di patriarcato che, presupponendo il potere del più forte sul più debole o comunque credendo nell’esistenza di esseri inferiori, è la causa di ogni violenza non soltanto sulle donne, ma anche sui minori, sugli anziani e sulla natura.
Come pure evidenziato dal servizio del TG3 regionale, il ruolo delle donne è un problema più presente nella chiesa cattolica: sebbene anche dopo la Riforma protestante le donne dovessero rispettare una sorta di regola, quella delle 3 K (Kochen – cucina, Kinder – figli, Kirche – chiesa), è emerso chiaramente che nel chiese evangeliche le donne sono pastore, diacone o anziane e si cerca di curare il linguaggio perché sia inclusivo e non sessista.
Alle 21 in corteo ci si è recati nel piazzale della Cattedrale quasi provocatoriamente a dimostrare che all’interno ancora non vi è spazio per le donne e per i loro doni che sin dalle origini del Cristianesimo erano di profezia e guida: qui abbiamo condiviso pensieri e pregato per una chiesa e una società “sempre da riformare”.
Questo momento è stato arricchito da musica e da una performance dall’artista Miriam Duquedepaiva che strappava teli bianchi su cui erano state scritte frasi tramandante dalla Storia della chiesa contro le donne.
Sin dalla Creazione Dio ci ha affidato le sue creature e ci ha detto di dare loro un nome: dobbiamo ricordarci che ciò che non ha un nome non esiste e ciò che non esiste, più che superare i possibili ostacoli, chiama a responsabilità chi ha posto dei limiti sul cammino delle chiese cristiane.
* chiesa battista di Mottola