Il coraggio
del vescovo di Fatima.
E'
la fine, benvenuta e benedetta, del cosiddetto “sovrannaturalismo cristiano”:
ci auguriamo che la solenne celebrazione a Fatima del centenario (13 maggio
1917-2017), con l'Hosanna continuo dei telecronisti della Rai alle
apparizioni e ai segreti, sia l'ultimo rigurgito, ormai in via di estinzione,
del sovrannaturalismo e del miracolismo
cattolico-romano.
E'
beneaugurante che si sia iniziato a scorporare la santità cristiana dalle
apparizioni sacrali (che si presentano quale irruzione del sovrannaturale nel
nostro mondo), come ha tentato di fare il vescovo di Fatima all'iniziale
richiesta di canonizzazione di Francesco e Giacinta: tratteggiandone brevemente
la biografia, ha parlato per ben due volte, con grande coraggio di fronte a
quasi un milione di persone, di presunte apparizioni (le quali tuttavia
hanno indotto la canonizzazione per la prima volta di due bambini non martiri).
Per il Papa sono presunte le apparizioni di Medjugorje; a nostro parere
i dubbi papali su Medjugorje dovrebbero trasferirsi anche su Fatima, poiché la
fenomenologia dei veggenti e il contenuto dei messaggi sono gli stessi: in
particolare entrambe oscurano la misericordia divina tanto cara a Francesco.
Mauro
Pedrazzoli – (Il foglio n. 443 - Torino)