venerdì 21 luglio 2017

Il coraggio del vescovo di Fatima.

E' la fine, benvenuta e benedetta, del cosiddetto “sovrannaturalismo cristiano”: ci auguriamo che la solenne celebrazione a Fatima del centenario (13 maggio 1917-2017), con l'Hosanna continuo dei telecronisti della Rai alle apparizioni e ai segreti, sia l'ultimo rigurgito, ormai in via di estinzione, del  sovrannaturalismo e del miracolismo cattolico-romano.
E' beneaugurante che si sia iniziato a scorporare la santità cristiana dalle apparizioni sacrali (che si presentano quale irruzione del sovrannaturale nel nostro mondo), come ha tentato di fare il vescovo di Fatima all'iniziale richiesta di canonizzazione di Francesco e Giacinta: tratteggiandone brevemente la biografia, ha parlato per ben due volte, con grande coraggio di fronte a quasi un milione di persone, di presunte apparizioni (le quali tuttavia hanno indotto la canonizzazione per la prima volta di due bambini non martiri). Per il Papa sono presunte le apparizioni di Medjugorje; a nostro parere i dubbi papali su Medjugorje dovrebbero trasferirsi anche su Fatima, poiché la fenomenologia dei veggenti e il contenuto dei messaggi sono gli stessi: in particolare entrambe oscurano la misericordia divina tanto cara a Francesco.

Mauro Pedrazzoli – (Il foglio n. 443 - Torino)