lunedì 3 luglio 2017

Londra, sono 27 i grattaceli a rischio incendio

LONDRA. Ventisette grattacieli "popolari" da evacuare. Seicento torri a rischio. Migliaia di sfollati. Un centinaio dei quali, a Londra, rifiutano di andarsene nonostante il pericolo di incendio: per lo shock di lasciare casa, la paura di non poterci tornare, il timore di non riceverne un'altra. Come un terremoto, anche il rogo di Notting Hill provoca scosse di asse stamento. Se tra le fiamme sono morte 79 persone, l'operazione per evitare tragedie analoghe nel resto d'Inghilterra provoca polemiche e proteste. Potrebbe perfino dare l'ultima spinta a un governo sempre più in difficoltà: «Theresa May non ha una maggioranza, non può restare a Downing Street, servono nuove elezioni», afferma il leader laburista Jeremy Corbyn, per la prima volta in testa (sia pure 35-34 per cento) sulla leader conservatrice in un sondaggio, accolto come una star al festival rock di Glastonbury.
Le ispezioni per scoprire se altri "alloggi popolari" sono rivestiti degli stessi pannelli infiammabili che hanno provocato il disastro di Londra ha dato un esito sconcertante. Sono almeno 27 le torri che devono essere evacuate. Lo sgombero è iniziato venerdì notte: nella capitale, a Manchester, Plymouth, Portsmouth e altrove. In tutto, 4 mila persone da ricollocare. A Londra, nel quartiere di Camoden, gli sfollati sono 650, ma 85 non vogliono andarsene. Come nella Grenfell Tower bruciata una settimana fa, si tratta di famiglie povere, immigrati, minoranze etniche. La resistenza all'evacuazione ha spinto la premier May a promettere che tutte le persone sgomberate «avranno un posto dove stare». Ma per il momento devono accontentarsi di soluzioni temporanee. Il risultato è il caos. Una lunga estate calda di drammi e tensioni, dal terrorismo all'incertezza politica a quella sulla Brexit, come scrive il Financial Times, continua ad accanirsi sugli inglesi. E ieri c'è stato anche un attacco cibernetico al Parlamento di Westminster.
Intanto la polizia conferma che l'incendio della Grenfell Tower è iniziato da un frigorifero difettoso Hotpoint, marchio britannico prodotto da Indesit, poi acquisito dal colosso americano Whirlpool. L'azienda chiede a chi ne ha un modello simile di segnalarlo con urgenza.
Enrico Franceschini

(la Repubblica 25 giugno)