martedì 8 agosto 2017

AUGURI OBAMA!

Ti avevamo dato dell'usurpatore, del falsario, dell'immigrato clandestino, del Nobel per la Pace fasullo (come se te lo fossi assegnato da solo), del "Signor Tentenna" pasticcione incapace di prendere una decisione, passeggero della storia. Ti avevano tanto odiato, Barack, ma proprio tanto: 60 milioni di americani erano inorriditi la sera del 4 novembre 2008 vedendo che 10 milioni e più di loro avevano scelto un uomo che aveva osato interrompere il potere dei maschi bianchi 219 anni dopo George Washington. Ti avevano anche creduto in molti quando nel cielo della prima campagna elettorale, avevi promesso di cambiare l'America ("Yes, we can") e di strapparla alla voragine economica dove George W. Bush l'aveva spinta.
Ti avevano pronosticato la fine dentro il mirino di un cecchino e ora che te ne sei andato, chiuso in un silenzio addolorato per l'accanimento con il quale il tuo successore cerca di cancellarti dalla storia, conti i 60 milioni di dollari che ti hanno anticipato per scrivere le tue memorie. Intanto dividi una sontuosa casa (pagata 8 milioni) nel cuore della Washington più raffinata, con Michelle. Ti rifugi per scrivere nell'atollo della Polinesia francese che fu di Marlon Brando, Tetiaroa, dove un bungalow con piscina privata costa 5mila dollari a notte.
Per scrivere con quel mezzo sorriso ironico che mandava in bestia i nemici, che il 65% di noi in America ti rimpiange. Quasi il doppio di quelli che apprezzano chi ha preso il tuo posto. E allora per il 4 agosto non possiamo far altro che augurarti buon 56° compleanno, Leone con la criniera un po' ingrigita. Insieme con a milioni quali manchi. Tanto.

Vittorio Zucconi

(D la Repubblica 29 luglio)