DA OTTOBRE IL BLOG SI RINNOVA
Sto progettando un percorso teologico parzialmente nuovo.
1) Rimangono le "note" mie e altrui sull' attualità.
2) Il commento biblico si svolgerà prevalentemente sui testi della Bibbia ebraica o Primo Testamento. Dopo anni in cui ho letto e commentato il Secondo Testamento, a partire dai tre Vangeli "canonici", voglio riprodurre qui alcuni commenti che negli ultimi 50 anni ho elaborato su alcuni passi della Bibbia Ebraica, che è la parte che prediligo da sempre nei miei studi e nella vita delle comunità che accompagno.
3) La terza novità andrà sotto la voce "potature" e vuole percorrere il sentiero a ritroso nella storia del cristianesimo ufficiale non per demolire ma per costruire e favorire la vita dell'albero della nostra fede. Voglio dire che la nostra tradizione e il cristianesimo in genere durante i secoli da "via" sono diventati "castello", sempre più ricco di dogmi, devozioni, santi, madonne, strutture mondane. Allora per riformare occorre più un togliere che un aggiungere. Quello che, con parola ricorrente nella letteratura spirituale, viene definita "ablatio". Bisogna sfoltire, con discernimento, ma anche con audacia. Ablatio è portare fuori, portare fuori i rami secchi.
Di tutto questo discuteremo in un incontro tra collaboratori e collaboratrici.
Franco Barbero
Sto progettando un percorso teologico parzialmente nuovo.
1) Rimangono le "note" mie e altrui sull' attualità.
2) Il commento biblico si svolgerà prevalentemente sui testi della Bibbia ebraica o Primo Testamento. Dopo anni in cui ho letto e commentato il Secondo Testamento, a partire dai tre Vangeli "canonici", voglio riprodurre qui alcuni commenti che negli ultimi 50 anni ho elaborato su alcuni passi della Bibbia Ebraica, che è la parte che prediligo da sempre nei miei studi e nella vita delle comunità che accompagno.
3) La terza novità andrà sotto la voce "potature" e vuole percorrere il sentiero a ritroso nella storia del cristianesimo ufficiale non per demolire ma per costruire e favorire la vita dell'albero della nostra fede. Voglio dire che la nostra tradizione e il cristianesimo in genere durante i secoli da "via" sono diventati "castello", sempre più ricco di dogmi, devozioni, santi, madonne, strutture mondane. Allora per riformare occorre più un togliere che un aggiungere. Quello che, con parola ricorrente nella letteratura spirituale, viene definita "ablatio". Bisogna sfoltire, con discernimento, ma anche con audacia. Ablatio è portare fuori, portare fuori i rami secchi.
Di tutto questo discuteremo in un incontro tra collaboratori e collaboratrici.
Franco Barbero
