martedì 22 agosto 2017

IL SILENZIO DELLA SINISTRA

C'È SOLO una cosa che indigna di più, di fronte all'insopportabile ondata della "mitologia social-xenofoba": l'eclissi della sinistra, la scomparsa della società civile. Non un pensiero, non una parola che riescano non dico a confutare (sarebbe chiedere troppo, in questi tempi di buio culturale) ma almeno ad arginare l'uso politico della paura e dell'odio contro i migranti. Solo un silenzio colpevole, che asseconda quiescente (se non addirittura consenziente) il cosiddetto "sovranismo" della destra, che lucra rendite elettorali all'incrocio fatale tra il malessere identitario e l'impoverimento economico.
La prova di questa grandiosa svendita valoriale di fine stagione sta da una parte nell'incapacità dei sedicenti progressisti (di piazza e di palazzo) di difendere il ruolo delle Ong, dall'altra nella resa definitiva di Renzi sulla legge per lo Ius soli. Due fatti speculari e figli della stessa deriva nichilista. Quella di chi, in nome del popolo, non sa o non vuole più contrastare l'egemonia populista. Sulle Ong l'unico che ha il coraggio di dire tutta la verità, contro il discorso social-xenofobo dilagante, è Roberto Saviano.
Massimo Giannini

(da la Repubblica 7 agosto 2017)