venerdì 4 agosto 2017

L'amaca di Michele Serra

TRA le tante corbellerie che diventano "virali", il breve video della ragazza saudita che cammina in minigonna, sola e pensosa, in mezzo ai vecchi muri del suo antico Paese, merita invece miliardi di clic. Perché descrive in pochi secondi, con la composta evidenza di un capolavoro involontario, esattamente il punto in cui siamo, e proprio quello: o vince lei, e può continuare a camminare, o perdiamo tutti. Non sono le piccole leggi saudite, in ballo, e nemmeno il solo corso dell'Islam; è il cammino dell'umanità, il suo sortire (oppure no) dal patriarcato, il suo concedere (oppure no) proprietà di se stessa alla metà abbondante degli umani. Le femmine.
Noi che viviamo con un paio di secoli di anticipo (dunque, a modo nostro, anacronistici) rispetto alla grande maggioranza dell'umanità, dobbiamo avere un rispetto profondo per quello che può sembrarci un problema "locale". Intanto perché i nostri maschi, a cominciare da quello che sta alla Casa Bianca, ancora non l'hanno davvero accettata, la solitudine e la libertà di ogni ragazza in minigonna. E poi perché ricadrà sulle nostre figlie e i nostri figli l'esito di questa Rivoluzione, di gran lunga la più grande della storia umana.

(la Repubblica 20 luglio)