“Il
Figlio di Dio rende Dio udibile e visibile più di chiunque altro o
di qualunque altra cosa e pertanto è il primogenito di tutta la
creazione (Col. 1,15).
Così egli è superiore a qualsiasi altra
creatura. Ma resta inferiore a Dio. Quando Paolo in I Corinti 15,27
applica al Figlio di Dio le parole “tutto ha posto sotto i piedi di
lui” (Salmo 8,7), egli eccettua Dio espressamente, concludendo:
“quando avrà assoggettato a lui tutte le cose, allora il Figlio
stesso farà atto di sottomissione a Colui che gli ha sottoposto ogni
cosa, affinché Dio sia tutto in tutti”.
(Bas Van Iersel, Concilium
3, 1982).