Quando sento preti ignoranti, sessuofobici e omofobici, come padre Cesare, avverto una offesa alla mia fede di cristiano e di teologo documentato.
Tutto il linguaggio "diabolico" non significa mai una presenza personale e spirituale: si tratta di un linguaggio simbolico e mitico per esprimere la presenza multiforme e seduttiva del male.
Come si possa ancora oggi tollerare nella chiesa la presenza e l'azione di "esorcisti" costituisce un fatto di arretratezza culturale scandalosa.
Augias avrebbe anche potuto invitare una voce diversa per non rendere ridicola la fede di molti credenti.
Gli esorcisti coltivano nella chiesa sia l'ignoranza che la paura.
Ne ho conosciuti parecchi: tutti bisognosi di cure psicologiche e tutti con problemi legati alla sfera affettiva e sessuale.
Franco Barbero