mercoledì 28 febbraio 2018

Pista ciclabile o ferrovia?
Fa discutere una mozione portata in consiglio comunale a Pinerolo che vorrebbe la conversione del tracciato della Torre Pellice-Pinerolo

Di recente il consigliere comunale dei Moderati di Pinerolo Berti ha presentato una mozione per la trasformazione della ferrovia Pinerolo-Torre Pellice in pista ciclabile. Sul tema c'è da registrare una vibrata reazione da parte del comitato «Treno vivo» della val Pellice.
«Le piste ciclabili - sottolinea il comitato - si possono realizzare su un sedime ferroviario solo se la linea è stata dismessa. Invece la linea Pinerolo-Torre Pellice è solo sospesa, e la procedura per la sua dismissione avrebbe tempi molto lunghi e vedrebbe una decisa opposizione da parte di molti.
La linea Pinerolo-Torre Pellice è a trazione elettrica, quindi causa un inquinamento molto modesto, ed è stata inserita dalla Regione Piemonte nel bando per la gestione del Servizio Ferroviario Metropolitano. La sua riapertura permetterebbe di ridurre il traffico e l'inquinamento sia sulle strade fra la val Pellice e Pinerolo sia all'interno della città di Pinerolo.
Le piste ciclabili più frequentate si snodano parallele a linee ferroviarie funzionanti: in tal modo i ciclisti possono utilizzare il treno per il ritorno o per interrompere il viaggio in bici in caso di stanchezza o cattive condizioni atmosferiche. È il caso di val Venosta, val Pusteria, val di Sole, dove i treni sono attrezzati per il trasporto delle bici: un servizio utile non solo ai cicloturisti, ma anche ai pendolari che dalle stazioni possono proseguire il viaggio in bici. Anche in bassa valle di Susa ci sono due frequentati itinerari ciclabili.
a ciclabile non devono essere visti in alternativa, ma devono essere complementari».
Il comitato conclude la sua protesta con «l'invito ai consiglieri comunali e ai media pinerolesi a non proporre più una pista ciclabile sul sedime ferroviario, ma ad aiutarci per riavere treni frequenti, veloci e puntuali sulla linea Torre Pellice-Pinerolo-Torino, e anche un servizio di treno+bici». (pvr)

(Riforma, febbraio 2018)