martedì 27 febbraio 2018

Un bambino emigrato



Tu bambino, che sei la luce della vita, sei scappato da un paese in guerra,
sradicato dagli affetti dai parenti, amici e della tua amata terra.
Tu bambino, che sei la speranza della vita, ti sei trovato in cammino nel deserto,
toccavi la sabbia, guardavi il cielo invocavi acqua, avevi tanta sete e ti sentivi disperso.
Tu bambino, che sei il fiore della vita, sei salito su un gommone, hai attraversato il mare,
guardavi il sole, le onde burrascose e avevi paura, non vedevi l'ora di toccare terra e arrivare.
Tu bambino, che sei la gioia della vita, finalmente su un'isola a te sconosciuta sei arrivato,
una gentile, dolce e umana accoglienza di tanti bravi volontari hai trovato.
Tu bambino, che sei l'amore della vita, in quella drammatica avventura ti sei trovato,
colpa di una società egoista e malata, la mancanza di un'equa distribuzione dei beni disuguaglianze hanno creato.
Tu bambino, che sei la dolcezza della vita, la tua avventura ci a commossi, speriamo in più umanità,
scuota le coscienze, apra le menti, l'amore trionfi per tutti i bambini sulla terra, ci sia la pace e più solidarietà.
Francesco Lena, Cenate Sopra (Bg)

(da Rocca 15 febbraio)