giovedì 8 marzo 2018

Parola agli scienziati “Il mais ogm è sicuro”

[…] Perché gli ogm non sono soltanto il mais, e non si può parlare solo di micotossine. E se Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, in prima battuta festeggia («se la notizia verrà confermata è bellissimo!»), per lui il problema resta: «Ci sono due questioni ancora sul tappeto». La prima: «L'invasività delle coltivazioni ogm, per cui un colpo di vento potrebbe spargere semi nei campi di agricoltura biologica, ledendo il diritto a coltivare non-ogm». E la seconda: «La proprietà di queste sementi è in mano a pochi, come tutto il sistema alimentare globale. Poche multinazionali possiedono sementi, fertilizzanti, medicine, prodotti trasformati».
Mentre per la senatrice Elena Cattaneo, la conferma di cui sopra non serve: «Questa ricerca è di per sé una conferma di quanto scientificamente già appurato da tempo». E, prosegue, «chi sventola sondaggi d'opinione per difendere divieti legali imposti a tutti i coltivatori e ricercatori lo fa dopo decenni di bufale che hanno creato, sul tema, un senso comune alienato. Ancora oggi non pochi consumatori credono nell'esistenza di una fantomatica fragola-pesce».
Su questi argomenti, Laura Ercoli non commenta: «Noi vogliamo fornire al dibattito dati scientifici validi e rigorosi. E ci teniamo ad aggiungere che il nostro è un lavoro indipendente, libero da qualsiasi condizionamento o pressione».

(la Repubblica 16 febbraio)