lunedì 23 luglio 2018

La pentita che ha tradito gli intoccabili

"Ho perso la dignità di essere mamma, di essere una persona onesta". Debora Cerreoni è una gaggia, una straniera. Nonostante si sia sposata, secondo i dettagli del rito rom, con Massimiliano Casamonica, il fratello del padrino, è rimasta un'estranea. Da punire e tenere segregata. "Non potevo fiatare, le poche volte che ho fatto di testa mia, sono stata minacciata e picchiata". Ha poco più di trent'anni e per dodici ha vissuto in quel vicolo, nel regno del clan a cui grazie anche alle sue rivelazioni per la prima volta è stata contestata l'associazione mafiosa. Quando non obbediva, la rinchiudevano: "Ti sciogliamo nell'acido". E lo stesso avveniva con i suoi tre bambini. Proprio per loro, per garantirgli un futuro diverso, decide di diventare testimone di giustizia. Le sue parole sono state fondamentali per arrestare le belve".
Quelle di Debora sono le uniche accuse dall'interno della famiglia, dove l'omertà non è mai stata intaccata. Ha descritto ai magistrati il rango di Giuseppe. Il grande capo a cui fa riferimento tutto il clan. E poi ha ricostruito il funerale di zio Vittorio, l'acclamazione a re di Roma con i petali e la carrozza trainata fino alla basilica Don Bosco. "Era motivo di vanto, per dimostrare il potere", ha sottolineato. "A Roma semo i più forti", il popolo deve avere paura quando sente il nome Casamonica dicevano fino a ieri. E avevano una certezza: "La famiglia nostra è tutta unita. E' la razza propria che è fatta in questa maniera". Fino a quando proprio una di famiglia, la cognata del boss, ha deciso di mettere fine al potere mafioso.
Floriana Bulfon – Repubblica 18/07