sabato 4 agosto 2018

Hiv, aumentano i casi tra i più giovani

Vuoti si riempiono, anche sul fronte sanitario. E quelli lasciati dalle campagne di sensibilizzazione, che non si fanno più o si fanno meno, liberano spazi a vantaggio delle malattie sessualmente trasmissibili: in particolare l'Hiv.
Parlare di una recrudescenza del virus sarebbe improprio, perché non è mai stato completamente debellato. In compenso, negli ultimi anni il numero delle persone colpite è in calo più o meno costante. Secondo l'ultimo report del Seremi, diffuso lo scorso anno in occasione della Giornata Mondiale Aids, in Piemonte continua a scendere il numero dei soggetti che scoprono di aver contratto l'Hiv: nel 2016 sono state 255, il calo è costante da un decennio a questa parte. Per questo l'aumento dei casi nelle fasce più giovani, registrato negli ultimi tempi, è un elemento da non sottovalutare.

La campagna
L'allarme è insito nella campagna #noncisperare: nelle 1.200 farmacie Farmauniti (www.farmauniti.it) di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta sarà disponibile un kit con un preservativo in omaggio e le informazioni sul sesso sicuro. Quali le malattie sessualmente trasmissibili? Come evitarle? A chi rivolgersi? Domande alle quali l'iniziativa vuole rispondere, sensibilizzando soprattutto i giovanissimi.

Nuovi casi
I nuovi casi di Hiv, stando agli organizzatori, sono in aumento: l'11% riguardano ragazzi tra i 15-24 anni, con un picco nella fascia 25-29 anni (la fascia più bersagliata dal virus perché è quella in cui c'è maggiore attività e anche promiscuità sessuale). Pesano confusione e disinformazione, unite alla diminuzione delle campagne di sensibilizzazione. Insomma: si è abbassata la guardia.

Sottovalutazione
Conferma il professor Giovanni Di Perri, direttore Divisione Malattie Infettive a direzione universitaria dell'Amedeo di Savoia: «Ormai la trasmissione avviene soltanto per via sessuale. E in effetti, si segnalano nuovi casi. In quali fasce di età? In quelle che non sono state coperte dalle campagne di prevenzione, sulle quali a un certo punto è calato il silenzio». In sintesi, oggi l'infezione guadagna margini di terreno «tra i soggetti che all'epoca non erano nati o erano molto piccoli». Il gap si avverte su tutta la linea: «Nelle scuole ci sono iniziative, ma in ordine sparso e a macchia di leopardo». Insomma: sono lontani i tempi delle grandi campagne di sensibilizzazione contro l'Hiv, alcune caratterizzate per l'alto impatto emotivo: iniziativa su larga Scala che, ricorda Di Perri, vennero fatte proprie e rilanciate anche dalla comunità omosessuale.

Non solo Hiv
Oggi quella stagione sembra lontana. L'Hiv, nell'immaginario collettivo, non fa più così paura: un grave errore di sottovalutazione. Lo stesso che da qualche anno sta risvegliando altre malattie sessualmente trasmissibili come la sifilide o la gonorrea, endemiche ma confinate in un ruolo di nicchia e da ultimo in aumento. Ecco perché la campagna lanciata da Farmauniti è meritevole: perché solleva il velo del silenzio e nello stesso tempo rimarca il ruolo sociale oltre che sanitario delle farmacie.
Alessandro Mondo

(La Stampa 22 luglio)