mercoledì 8 agosto 2018

IL LENTO CAMMINO DELLA LBERAZIONE


Signore,
ovunque si viva, si vive in Egitto,
con le nostre piccole o grandi schiavitù,
fatte di egoismi, solitudine, prove,
insicurezze e false certezze.

Il nostro cuore sa che esiste di meglio
e che la strada per arrivarci è la vita terrena, il deserto…
per giungere poi alla Terra promessa,
dove si potrà davvero sprigionare il vero gusto per la vita.

Là, o Dio, Tu vorrai condurci,
noncurante dei tempi necessari;
vuoi condurci al progresso morale e spirituale
di ciascuna e ciascuno di noi.

Noi, Signore,
abbiamo avuto un grande privilegio;
l’occasione di reinventare noi stessi e noi stesse
e di essere chiamati e chiamate a vita nuova.
Quante volte ci giunge il Tuo invito!

E quante volte non abbiamo saputo combattere
per lasciare la pesante zavorra dell’abitudine e del dubbio,
soffocate e soffocati dall’ansia e dall’incertezza
per il nostro cammino.

Siamo in molti, siamo in molte, o Dio,
a non voler provare la gioia dell’affidamento a Te
e ci sentiamo immobili,
ci aggrappiamo alla protesta e alla ribellione.
Quante volte!

Spesso, poi, o Signore,
non vogliamo combattere l’antico faraone
che c’è fuori e dentro di noi,
vogliamo tornare indietro o fermarci nel deserto
pur di non affrontare l’incognita della libertà promessa,
che così tanto ci spaventa.

Eppure Tu, mentre noi vaghiamo,
continui, da Padre e Madre amorevole,
a comprendere le nostre paure,
ad accompagnarci nella difficile ricerca
per dare un senso a tutto ciò che accade.