mercoledì 14 novembre 2018

Salmo I

I. Per comprendere il significato del salmo

Questo salmo, cominciando con la prima lettera dell'alfabeto ebraico, alef, costituisce la porta di accesso a tutto il salterio. Allo stesso tempo, il Salmo 1 è una sorta di chiave di lettura per tutta la preghiera biblica perché è, in primo luogo, una benedizione, un dire bene dell'altro, delle persone che vivono nella via della giustizia e che non si trovano, immediatamente, in relazione diretta con Dio. Così, esso c'insegna che la base o la condizione della vera preghiera e dell'intimità profonda con Dio è la pratica della giustizia. La quale avviene attraverso la meditazione - ripetizione che è come un mormorio permanente - una vera ruminazione della Legge o della parola divina nella vita quotidiana del credente. Non è dal modo in cui un uomo parla di Dio, ma dal modo in cui parla delle cose terrestri, che si può meglio discernere se la sua anima ha soggiornato nel fuoco dell'amore di Dio (Simone Weil).

Aleph-A
Apri la mia bocca, fonte di amore,
e trasforma il mio vivere in lode a te.
Parola per parola, percorrendo l'intero alfabeto,
in nome dell'universo, che io canti l'Amore.

II. Salmo per iniziare la preghiera

Felice chi non segue la strada sbagliata,
beata colei che non trama il male;
felice chi non si mette al seguito
dell'oppressore,
ma sceglie la legge divina come sua compagna,
e medita su di essa di giorno e di notte.

Come albero piantato lungo il fiume
darà il suo frutto nel tempo stabilito,
il suo verde fogliame non appassirà mai,
avranno successo tutti i suoi progetti.

Chi naviga contro marea e si unisce ai malvagi
è come paglia secca portata via dal vento,
nel giorno del giudizio non rimane in piedi,
perché tu proteggi chi cammina nella giustizia
laddove il malvagio si avvia verso la perdizione.

III. Preghiera per continuare il salmo

Rileggi e ripassa nel cuore ogni parola del salmo Osserva come molte volte la realtà contraddice questo salmo. Sono gli ingiusti e i rnalvagi1 a vincere nella vita, laddove le persone che seguono la via della giustizia sembrano perdere (anche il Salmo 73 denuncia questo stato di cose e riflette su questo problema). Tuttavia, quando scegliamo la strada del bene scommettiamo sulla realizzazione del piano divino nel mondo e accettiamo di consacrare la nostra vita per testimoniare il regno di giustizia, di pace e di amore. A partire da questa scelta  c'impegniamo a vivere nell'intimità  con Dio. Se lo desideri, puoi concludere con una preghiera meditativa rivolta a Gesù da un cristiano del secolo IV:

Ti seguiamo, Signore Gesù; ma tu chiamaci affinché possiamo seguirti davvero, poiché senza di te nessuno può ascendere. Tu, infatti, sei la via, la verità, la vita, la possibilità, la fedeltà, il premio. Come via accogli i tuoi; come verità confermali, come vita vivificali (sant'Ambrogio 340- 397).

IV. Dal salmo al mondo d'oggi

Diceva il primo presidente dell'Angola, il socialista Agostinho Neto «Non è sufficiente che la nostra causa sia giusta e pura. È necessario che la purezza e la giustizia esistano dentro di noi». Tuttavia, non basta essere una persona giusta. È necessario combattere l'ingiustizia e partecipare, come dice il salmo, all'assemblea delle persone e delle comunità che lottano per la giustizia. Pensa a come puoi farlo oggi e impegnati per rendere più radicale questa scelta nella tua vita.

Marcelo Barros, teologo cattolico