giovedì 8 novembre 2018

"SICUREZZA", UN SI' E 5 DISSIDENTI

Matteo Salvini esulta  ma in realtà il ministro degli Interni ha pochi motivi per cantare vittoria.
Certo, il decreto sicurezza al quale ha legato il suo nome alla fine è riuscito a passare al Senato grazie ai voti di una maggioranza che nonostante i dissidenti grillini, cresciuti nel frattempo da quattro a cinque, sarà anche tentennante ma per ora tiene. Per ora, appunto.
Il problema è proprio se lo scontro tra Lega e 5Stelle sulla prescrizione non si risolverà presto, la prossima settimana, quando il provvedimento che riscrive le politiche sull'immigrazione arriverà alla Camera potrebbe scontrarsi con l'ostruzionismo dei pentastellati.
Nonostante un'evidente freddezza tra alleati, ieri tutto è filato come da copione . Il decreto è passato con 163 voti a favore, dei quali non facevano parte quelli dei senatori 5 Stelle Gregorio De Falco, Paola Nugnes, Elena Fattori, Matteo Mantero e Virginia La Murgia, usciti dall'aula al momento del voto. 59 contrari (Pd, LeU e Svp) e 19 astenuti (FdI e Forza Italia).
Da Il Manifesto 8 novemre 2018