Il
sacerdote
“E’
il momento di schierarsi. Noi continuiamo ad accogliere”
L’appuntamento
è per giovedì dalle 13 alle 15 davanti alla prefettura di Firenze.
“Digiuno di giustizia in solidarietà con i migranti” lo ha
battezzato l’instancabile animatore della comunità delle Piagge,
don Alessandro Santoro. Sarà il giorno e il luogo in cui chi vorrà
dare la propria disponibilità a fare qualcosa potrà farsi avanti.
“E’ venuto il momento di contarsi e di fare delle scelte. Di dire
da che parte si sta e di fare qualcosa – spiega il sacerdote -
Bisogna esprimere con forza il dissenso verso questo provvedimento.
La legge sull’immigrazione ormai è legge, è vero, ma si deve
trovare il coraggio di fare un atto di disobbedienza civile che poi
equivale ad un atto di obbedienza alla nostra Costituzione”.
Alla
comunità Le Piagge si continua ad accogliere chi è rimasto senza un
tetto. “Pian piano è in arrivo una nuova ondata”, dice ancora
don Santoro, che rivolge un appello a chi ha voglia di scendere in
campo. “Stiamo cercando di capire come fare per mettere insieme in
maniera produttiva le tante realtà che vogliono contrastare questo
delirio. Noi continuiamo a fare il nostro lavoro di sempre ma non
basta più. C’è bisogno di gente che sia disponibile ad ospitare o
ad intervenire in qualsiasi modo”. Don Santoro invita a “maggiore
coraggio” anche i gestori di Cas e Sprar che, nelle ultime
settimane, si son dovuti trasformare in una sorta di carcerieri per
far rispettare ai migranti l’ordinanza con la quale la prefettura
ha disposto un coprifuoco notturno: gli ospiti devono rientrare non
dopo le 20 e non uscire prima delle 8, oltre a dover subire
l’apertura controllata dei pacchi che dovessero ricevere
dall’esterno.
“Purtroppo
i gestori sono succubi di questo provvedimento che, loro malgrado,
finiscono con l’applicare”.