A Lampedusa gli sbarchi non si fermano mai
di Romina Marceca
Palermo.
"Abbiamo
la colpa di essere una terra di accoglienza e per questo siamo
penalizzati, cancellati dal governo". Il sindaco di Lampedusa, Totò
Martello, sbotta all'indomani dell'ultimo sbarco e delle ultime
polemiche."
Cosa è successo?
I
riflettori si accendono solo quando si tratta di sbarchi di ONG, si
scatena una guerra. La politica fomenta le piazze con la disinformazione
a scopo elettorale ma qui gli sbarchi sono continui.
Cosa intende dire?
Voglio
dire che qui il porto è aperto tutto l'anno. Perché non ci sono solo
gli sbarchi delle organizzazioni non governative. Quando il tempo è
bello arrivano piccole barche con 20 persone a volta. E noi accogliamo
anche loro ma nella nostra isola ci sono diversi problemi dei quali il
governo non si interessa.
Quali sono i problemi di Lampedusa?
Le
barche che trasportano migranti vengono affondate e i pescatori
rischiano anche la vita perché spesso le reti si incagliano nei pezzi di
legno. E poi altro problema è quello della sospensione delle tasse che
era partita nel 2011 con la primavera araba quando qui sbarcarono in
35.000 in una settimana. Da due anni aspettiamo la proroga del governo.
Ho scritto a tutti ma nessuno risponde e presto riceveremo le cartelle
esattoriali con relative more da pagare. Siamo nei guai.
Cosa chiede al governo?
Bisognerebbe
fare un po' di chiarezza sui ruoli. Invece ormai c'è un'invasione di
campo tra ministeri e istituzioni, la gente non sta capendo più niente.
Lei parla di sbarchi continui, Salvini ha detto invece che sono stati praticamente azzerati.
Veramente nel nostro hotspot ad oggi ci sono 63 migranti cioè oltre la metà della capienza che è di 96.
Il vicepremier anche criticato il procuratore Patronaggio.
Il
ministro non riesce a fare una distinzione tra potere politico,
esecutivo e giudiziario. Può adirarsi quanto vuole, il procuratore ha
fatto solo quello che prevede la legge.
Repubblica 25 maggio