Laurent Joffrin, Libération, Francia
Non
si consuma mai. Come un coltellino svizzero, i jeans scoloriti o una
canzone dei Beatles.
Da 10 anni un coro interessato fatto di liberali
frizzanti, sovranisti conquistatori, radicali " più rossi di noi si
muore" versava lacrime di coccodrillo al capezzale di questa
socialdemocrazia che si proclamavano moribonda.
Invece
la vittoria di Pedro Sanchez, giovani leader del partito socialista
spagnolo dimostra che il moribondo ha ancora qualche risorsa.
Con
il 28,7% dei voti, il Psoe è arrivato primo alle elezioni legislative e
dovrà guidare il prossimo governo di Madrid. Con una coalizione
fragile? Certo: è il destino della maggioranza dei partiti europei
assoggettati ad un sistema proporzionale che richiede delle alleanze.
La socialdemocrazia è sparita? In Italia, in Polonia o in alcuni paesi dell'est sì.
In
Francia è ridotta allo stretto necessario. Però governa in Portogallo,
in Grecia, in Svezia, in Germania con la Cdu e in Spagna.
Ed
è la prima forze di opposizione nel Regno Unito, dove ha riconquistato
voti tra i giovani e gli operai, in Danimarca e nel Belgio francofono.
La
sua caratteristica principale, oltre ad aver modellato lo Stato sociale
nella maggior parte dei paesi europei e ad aver modernizzato la
società, è la resilienza.
Sta
attraversando una crisi profonda, la terza o la quarta della sua lunga
storia. La sua sopravvivenza è legata a un ragionamento semplice: se si
rifiuta il liberismo ineguale e il nazionalpopulista o arretrato, resta
solo un modo per governare:
riformare di continuo l'economia di mercato per renderla più umana, più libera e adeguata all'imperativo ambientale.
E'quello
che tutte le sinistre riformiste si sforzano di fare. Come dice il
socialista Henri Weber, è una crisi di rifondazione.
Dopo
aver raggiunto la maggior parte dei suoi obiettivi storici, deve
rivedere le sue basi: ripensare lo stato sociale, democratizzare la
democrazia, domare la finanza e la tecnologia, legare giustizia sociale e
rispetto per il pianeta, coniugare nazione, Europa e globalizzazione,
resistere alla crescita dei giganti di America e Asia. Serve una
strategia politica che passi la per la riconquista delle classi
popolari: è il compito degli anni a venire.
Internazionale 3 maggio