domenica 26 gennaio 2020

Il primo treno notturno in 16 anni
L'effetto Greta arriva a Bruxelles

Le tappe
Dopo 16 anni
I treni notturni tornano in Belgio per la prima volta dopo 16 anni. Nel 2003 la compagnia ferroviaria belga Sncb annunciò la fine del servizio a causa delle compagnie aeree low cost
Emissioni
Un viaggio in aereo sulla rotta Vienna-Bruxelles genera 410 kg di gas serra; uno in treno notturno  solo 40 kg: dieci volte meno
II viaggio
Partito da Vienna, ieri il "Nightjet" della compagnia austriaca Obb in collaborazione con la Sncb è arrivato a Bruxelles dopo  14 ore di viaggio e 15 fermate tra le quali Liegi Linz, Norimberga  e Francoforte

BRUXELLES - L'effetto Greta riattiva i treni notturni intorno alla capitale europea. Ieri mattina ha fatto il suo ingresso nella stazione di Bruxelles-Midi il primo convoglio serale degli ultimi 16 anni. È stato accolto da una marea di telecamere, giornalisti, manifestanti e da un tappeto rosso. Dimostrazione reale dell'impegno europeo a correre verso il Green deal. E infatti il treno era partito da Vienna, capitale che ha deciso di azzerare entro il 2040 le emissioni del suo Paese, verso Bruxelles, dove i capi di Stato e di governo a dicembre hanno scelto di trasformare l'Europa nel primo continente a impatto zero sul clima entro il 2050 e dove la Commissione, guidata da Ursula von der Leyen, ha fatto dell'ambiente la sua priorità politica per i prossimi cinque anni.
L'iniziativa del treno notturno - già ribattezzato il "treno di Greta" poiché l'attivista svedese non viaggia mai in auto o in aereo - è merito delle ferrovie austriache (Obb), pronte a scommettere sulla transizione verso un'economia a basse emissioni. «È così che iniziano le amicizie», ha twittato la Obb quando il convoglio è entrato a Bruxelles, dove ha offerto a passeggeri, manifestanti e curiosi una fetta di Sacher. Il "Nightjet" era partito dalla stazione di Vienna domenica sera sulle note dell'Inno alla gioia, l'inno dell'Unione europea, con a bordo una decina di deputati europei e l'ex segretario generale della Commissione Ue, Martin Selmayr, oggi rappresentante dell'istituzione a Vienna che ha tappezzato la   propria cuccetta di bandiere a dodici stelle. Sulla fiancata del treno un messaggio molto politico: #Loveyourplanet.  
Il treno emette tra un decimo e un ventesimo del CO2 degli aerei. Non a caso con il Green deal europeo, von der Leyen intende investire molto sulle rotaie. «Rispetto a Vienna non c'è altra città nell'Ue che ha così tanti treni di notte in partenza e la rete si può ancora estendere», ha spiegato la ministra austriaca dell'Ambiente, Leonore  Gewessler. I manifestanti alla stazione di Bruxelles-Midi hanno accolto il "Nightjet" con uno striscione per chiedere «più treni notturni per il Belgio» e per l'Europa. Anche la Germania, ad esempio, ha mandato in pensione le cuccette nel 2014 perché poco redditizie. Ora, per recuperare terreno nei confronti dell'aereo la strada è ancora lunga, perché se è vero che il treno costa meno, i tempi di percorrenza sono decisamente più lunghi. Ma comunque gli austriaci ci puntano: il treno tra Vienna e Bruxelles non resterà un evento mediatico e simbolico ma viaggerà regolarmente due volte alla settimana.
Alberto D'Argenio

(la Repubblica 21 gennaio)