lunedì 15 marzo 2021

LA TRADUZIONE DELLA LETTERA DI ANNE SOUPA, OFFERTA DA ANTONELLA IPPOLITO

 Cari amici

Parigi, 15 marzo 2021

Cari amici,

siete stati all’incirca in 250 a rispondere alla mia prima lettera, malgrado essa non si aspettasse risposte. Grazie! Queste mails, spesso lunghe, mi hanno permesso di conoscere un po’ qualcuno di voi, per le vostre esperienze, le vostre attese, anche per le vostre delusioni davanti all’entropia in agguato dietro alla struttura ecclesiale. Ma tra le righe dei vostri rimpianti c’è la forza della vita felice, che si dispiega senza complessi e senza sensi di colpa, quella che il Vangelo vi ha offerto. È questo piccolo sole a brillare nelle vostre lettere che io conservo, perché il suo calore fa bene a tutti noi.

Molti di voi sono tornati sulla proposta che vi avevo fatto, quella di dare via a un processo di scambio tra noi per potere conoscerci meglio. È l’oggetto di questa mia seconda lettera. E questa volta oso chiedervi di pronunciarvi. Sì, la vostra risposta m’importa. Senza di essa rischio di aprire con voi una conversazione che non vi interesserà.

Ecco dunque: posso immaginare che la vostra firma corrispondesse a uno, o a molti, dei tre seguenti motivi.

Il primo è che difendete la causa delle donne. È talmente inimmaginabile che la Chiesa fondata su un Gesù che non fa alcuna differenza tra uomini e donne nel suo insegnamento sia divenuta la Chiesa degli uomini e nient’altro! La vostra mobilitazione dunque è quasi la manifestazione evidente di questo fatto.

Il secondo motivo sarebbe il disagio che provate nei riguardi della Chiesa cattolica. Tristezza nel non vederla dedicarsi anima e corpo all’essenziale, che è di rispondere con un sì alla vita, di amare gli esseri come essi sono e di accompagnarli senza giudicare. Nel mio libro ricordo che il 53,8% dei francesi si dicono cattolici ma che solo l’1,8% resta praticante. Voi fate parte di questo 52%?

Infine, terza ipotesi: siete così lontani dal cattolicesimo che non vi sentite più parte integrante di esso. Allora, vivete con un’altra fede, un’altra visione del mondo, un’altra spiritualità, anche se la parola è un po’ un contenitore per tutto e il contrario di tutto.

Questi tre gruppi non si escludono a vicenda. Allora, se volete, mi risponderete a questa mail indicando quella o quelle delle grandi famiglie che ho appena ricordato vi corrisponde. Presto vi darò conto delle risposte che ho ricevuto.

Mi piacerebbe confrontarmi con voi sulla causa delle donne.

Mi piacerebbe confrontarmi sul “cattolicesimo fuori dalle mura”.

Mi piacerebbe confrontarmi sulla ricerca spirituale in atto.

Grazie per la vostra partecipazione. E se la mia richiesta vi trova contrari, la linea “non seguire più” è un’altra proposta.

Con gratitudine,
Vostra sorella, Anne Soupa
anne.eveque@gmail.com