domenica 14 marzo 2021

LE PAROLE PER DIRLO
"NIENTE QUANTO L'ANIMA HA BISOGNO DI LAVORARE"
(G. Crisostomo)
di DERIO OLIVERO Vescovo di Pinerolo

Le nostre giornate sono piene: impegni, lavoro, scadenze e spostamenti, la spesa... Le ore volano via, anzi le giornate e le settimane volano via. Quante volte ci troviamo a dire: "È già di nuovo domenica; è già di nuovo primavera; è già finito un altro anno". Più la vita è di corsa e più corre via veloce. Più sei carico di impegni e più il tempo scorre. Quasi non ti accorgi ed è già sera. Questa settimana ho incontrato un neo-pensionato. Abbiamo parlato a lungo. È andato in pensione a gennaio. Ha avuto un lavoro con grosse responsabilità. Lavorava molte ore e spesso, negli ultimi tempi, portava a casa il lavoro. Giornate e settimane piene. Mi diceva: "Ho lavorato più di quarant'anni e mi sembra che tutto sia stato così veloce". Ora il vuoto. È disorientato, si sente svuotato. Le giornate diventano lunghe e pesanti. Vuote. Così gli ho consegnato il pensiero di G. Crisostomo: "Niente quanto l'anima ha bisogno di lavorare. E gli ho detto: "Ora che hai più tempo, ringrazia e non sprecarlo. È un regalo, puoi avere tempo per te e tempo da regalare. Puoi dedicarti a qualcosa che ti appassiona e ti rigenera. E puoi dedicarti agli altri, spenderti per altre persone. Hai tanto tempo per essere uomo, per costruire umanità in te e attorno a te". Ora sono qui alla mia scrivania e ripenso a quel signore. È quasi mezzanotte. Un intenso silenzio attorno. Domani è la prima domenica di quaresima. Mi dico: "Quell'uomo mi aiuta a capire la quaresima. Questo è un periodo in cui possiamo ritagliarci un po' di tempo per noi, per crescere in umanità". Già F. Nietzsche diceva, a fine Ottocento: "Per mancanza di calma la nostra società sfocia in una nuova barbarie. Mai come oggi gli attivi, cioè gli irrequieti, hanno goduto di tanta considerazione. Perciò una delle correzioni da apportare al carattere dell'umanità e di rafforzare largamente l'elemento contemplativo". La quaresima ci invita a lavorare sulla nostra interiorità. Il tempo di corsa ci stanca, ci rende superficiali, spegne le domande profonde della vita. Il tempo di corsa ci fa funzionare, ma non ci alimenta. Abbiamo bisogno di riaccendere l'anima, motore autentico della nostra vita. Abbiamo bisogno di lavorare non soltanto nelle giuste attività professionali, ma anche nelle relazioni, nelle motivazioni, negli ideali, nella fede. Tutte queste cose (motivazioni, ideali, relazioni, fede) non vanno da sé; esigono molto lavoro. Lasciate a se stesse si spengono. E con esse si spegne la nostra anima. Diventiamo macchine funzionanti e vuote. Perdiamo la gioia della vita. A volte perdiamo anche l'orientamento, cioè la capacità di "dirigerci verso oriente", dove spunta il sole. Perdiamo il Sole, dimentichiamo di mettere l'anima al Sole. E, come batterie, ci scarichiamo. Ogni anno la quaresima ci offre quaranta giorni per ritagliarci spazi di silenzio, di riflessione, di lettura, di preghiera. Spazi per ricaricare le batterie.

L'Eco del Chisone, 24 febbraio 2021