Sesta preghiera della mia giovinezza
Signore, liberaci da questa vita in cui non ci manca più nulla.
Ci siamo abituati a vivere in pantofole anche se sappiamo che c'è la guerra, la fame, la miseria, il razzismo.
A
parole anche noi continuiamo a combattere l'ingiustizia, ma sotto sotto
non solo siamo conniventi con essa, ma il nostro modo di fare si regge
sull'ingiustizia, anzi ne ha bisogno.
Sentiamo
bene che siamo dei privilegiati, sappiamo che il privilegio è un
peccato, ma diciamo che le cose sono troppo complesse e noi…
Non possiamo fare niente.
Signore, noi guardiamo con farisaico distacco i nostri beni mentre sappiamo che ci hanno preso fino alla gola,
siamo avidi e vogliamo apparire previdenti, siamo ladri e vogliamo essere uomini perbene.
Malediciamo
in cuore nostro quelli che parlano di divisioni di beni: li definiamo
comunisti e dimentichiamo che nella chiesa "nessuno diceva proprio
qualunque suo bene; tutto invece era posseduto in comune".
Signore facci la grazia di vedere fino in fondo il nostro fariseismo.
Aiutaci
a operare qualche distacco, liberaci dalla schiavitù delle nostre
comodità, facci arrossire delle nostre elemosine fino al giorno in cui
non avremo capito che la salvezza passa per la giustizia verso i
fratelli.
Signore, quando capiremo che cosa vuol dire: "fare la comunione"?
Franco Barbero Osiamo dire 1967