mercoledì 19 maggio 2021

SUL CLIMA: LE NOSTRE RESPONSABILITA'

 Una sentenza storica sul clima

Bernhard Pötter, Die Tageszeitung, Germania

La politica è ciò che è possibile", aveva detto la cancelliera tedesca Angela Merkel nel 2019 presentando la legge sulla protezione del clima. Ora la corte costituzionale federale di Karlsruhe l’ha corretta: la politica dev’essere ciò che è necessario. Il tribunale, che finora aveva sempre evitato di prendere posizione sulle questioni legate al clima, ha criticato nel dettaglio le disposizioni della legge, ha confermato il discusso sistema di calcolo delle emissioni basato sul bilancio dell'anidride carbonica e ha proibito alla generazione attualmente al potere di andare avanti a scapito dei propri figli e nipoti. Soprattutto, i giudici hanno definito la crisi climatica come una questione di libertà: ogni tonnellata di anidride carbonica emessa oggi limita l’esercizio delle “libertà legate all’anidride carbonica” delle generazioni future. Sentiremo parlare ancora molto di questo concetto.

È un grande successo per il movimento per il clima, che da anni ha intrapreso anche la strada dell’azione legale, e dimostra quello che un'alleanza tra le associazioni ecologiste, il movimento Fridays for future e alcuni avvocati impegnati può ottenere se decide di affrontare la lunga marcia attraverso le aule dei tribunali. Il governo tedesco non sarà contento che una sua legge sia stata definita incostituzionale. Ma nel complesso la sentenza rafforza la politica: ora non ci sono più argomenti contro l’innalzamento degli obiettivi sul clima e l’estensione oltre il 2030 delle misure contro le emissioni. Bisognerà aumentare il prezzo dei diritti di emissione, anticipare l’abbandono del carbone, vietare i motori a combustione e introdurre altre misure. Chi ha paura di esagerare con la protezione del clima, fino a questo momento si è potuto nascondere dietro l'Unione europea. Ora avrà la corte costituzionale tedesca a spalleggiarlo.

Finora il leader dell’Unione cristianodemocratica (Cdu) Armin Laschet è stato prudente sulla tutela del clima, sostenendo che costa denaro e posti di lavoro. Ha annunciato un “decennio di modernizzazione”, ma per quanto riguarda la politica economica continua a rovistare nell’armadio del passato. Il Fatto che la protezione del clima possa significare benessere e innovazione non è ancora chiaro a gran parte della Cdu. E qui viene in soccorso la sentenza, perché sarà vincolante per un eventuale governo guidato da Laschet. Il tuono, di Karlsruhe potrebbe svegliare la Cdu. Quale cancelliere vorrebbe essere accusato dalla suprema corte di “lasciare alle generazioni successive un fardello di limitazioni radicali" e di “esporre auna totale perdita di libertà” le loro vite?

Internazionale, 7 maggio