LA TUA OPERA E' LA LIBERAZIONE
P.
Saluto all'assemblea
Un breve momento di silenzio.
G. Signore, aiutaci ad ascoltare la Tua presenza, a porgere l'orecchio alla Tua voce, a sentire i Tuoi passi: aiutaci a stare in silenzio e che le nostre parole nascano sempre da un attento ascolto di Te e degli altri/e
Vorrei, o Dio, essere un piccolo albero
piantato presso di Te, ruscello d'acqua.
Apri ancora la zolla secca del mio cuore,
perché possa accogliere l'acqua che disseta.
Dio, amico e compagno di viaggio,
abbiamo bisogno della Tua luce
per individuare i sentieri da percorrere,
quelli da scegliere e quelli da evitare.
1) Accompagna le persone che fanno fatica, che cadono , che non sanno dove aggrapparsi.
LETTURA BIBLICA E PREDICAZIONE
Dal Vangelo di Giovanni cap. 11, 1-44
Era
allora malato un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e
di Marta sua sorella. 2 Maria
era quella che aveva cosparso di olio profumato il Signore e gli
aveva asciugato i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era
malato. 3 Le
sorelle mandarono dunque a dirgli: «Signore, ecco, il tuo amico è
malato».
4All'udire
questo, Gesù disse: «Questa malattia non è per la morte, ma per la
gloria di Dio, perché per essa il Figlio di Dio venga
glorificato». 5 Gesù
voleva molto bene a Marta, a sua sorella e a Lazzaro. 6 Quand'ebbe
dunque sentito che era malato, si trattenne due giorni nel luogo dove
si trovava. 7 Poi,
disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!». 8 I
discepoli gli dissero: «Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di
lapidarti e tu ci vai di nuovo?». 9 Gesù
rispose: «Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di
giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; 10 ma
se invece uno cammina di notte, inciampa, perché gli manca la
luce». 11 Così
parlò e poi soggiunse loro: «Il nostro amico Lazzaro s'è
addormentato; ma io vado a svegliarlo». 12 Gli
dissero allora i discepoli: «Signore, se s'è addormentato,
guarirà». 13 Gesù
parlava della morte di lui, essi invece pensarono che si riferisse al
riposo del sonno. 14 Allora
Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto 15 e
io sono contento per voi di non essere stato là, perché voi
crediate. Orsù, andiamo da lui!». 16 Allora
Tommaso, chiamato Dìdimo, disse ai condiscepoli: «Andiamo anche noi
a morire con lui!».
17 Venne
dunque Gesù e trovò Lazzaro che era già da quattro giorni nel
sepolcro. 18 Betània
distava da Gerusalemme meno di due miglia 19 e
molti Giudei erano venuti da Marta e Maria per consolarle per il loro
fratello. 20 Marta
dunque, come seppe che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece
stava seduta in casa. 21 Marta
disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non
sarebbe morto! 22 Ma
anche ora so che qualunque cosa chiederai a Dio, egli te la
concederà». 23 Gesù
le disse: «Tuo fratello risusciterà». 24 Gli
rispose Marta: «So che risusciterà nell'ultimo giorno». 25 Gesù
le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche
se muore, vivrà; 26chiunque
vive e crede in me, non morrà in eterno. Credi tu questo?». 27Gli
rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio
di Dio che deve venire nel mondo».
28 Dopo
queste parole se ne andò a chiamare di nascosto Maria, sua sorella,
dicendo: «Il Maestro è qui e ti chiama».29Quella,
udito ciò, si alzò in fretta e andò da lui.30Gesù
non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta
gli era andata incontro. 31 Allora
i Giudei che erano in casa con lei a consolarla, quando videro Maria
alzarsi in fretta e uscire, la seguirono pensando: «Va al sepolcro
per piangere là». 32 Maria,
dunque, quando giunse dov'era Gesù, vistolo si gettò ai suoi piedi
dicendo: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe
morto!». 33 Gesù
allora quando la vide piangere e piangere anche i Giudei che erano
venuti con lei, si commosse profondamente, si turbò e
disse: 34 «Dove
l'avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». 35 Gesù
scoppiò in pianto. 36 Dissero
allora i Giudei: «Vedi come lo amava!». 37 Ma
alcuni di loro dissero: «Costui che ha aperto gli occhi al cieco non
poteva anche far sì che questi non morisse?».
38 Intanto
Gesù, ancora profondamente commosso, si recò al sepolcro; era una
grotta e contro vi era posta una pietra. 39 Disse
Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del
morto: «Signore, già manda cattivo odore, poiché è di quattro
giorni». 40 Le
disse Gesù: «Non ti ho detto che, se credi, vedrai la gloria di
Dio?». 41 Tolsero
dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti
ringrazio che mi hai ascoltato. 42 Io
sapevo che sempre mi dai ascolto, ma l'ho detto per la gente che mi
sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». 43 E,
detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». 44 Il
morto uscì, con i piedi e le mani avvolti in bende, e il volto
coperto da un sudario. Gesù disse loro: «Scioglietelo e lasciatelo
andare».
Breve commento
Questo brano è impropriamente conosciuto e interpretato come la resurrezione di Lazzaro.
Invece, come da almeno un secolo sostengono i più rigorosi interpreti della Bibbia, si tratta di un racconto di cambiamento radicale che l'incontro di Gesù ha determinato in parecchie persone
Dunque si tratta di un bellissimo racconto simbolico, totalmente in sintonia con altri racconti del Vangelo di Giovanni.
Qui l'evangelista vuole sottolineare che nemmeno le forze della morte possono prevalere su chi si affida al messaggio di Gesù.
Mi sembra che più che una resurrezione possiamo pensare che Gesù con le sue parole possa aver ridato a Lazzaro la voglia di vivere, di riprendere il cammino verso la guarigione.
Anche le figure di Marta e Maria , le sorelle di Lazzaro entrano in gioco quando si accorgono che solo Gesù potrà fare qualcosa per il loro fratello.
Gesù conosceva bene questa famiglia di Betania composta da Marta, Maria e Lazzaro perché spesso, nel suo viaggio di profeta itinerante, faceva sosta nella loro casa, per riposarsi, fare un pasto con gli amici per poi proseguire il viaggio. Conosceva la fede semplice di questi suoi amici e amiche, la solidarietà che avevano dimostrato anche con i suoi discepoli e sapeva di poter sempre contare sul loro aiuto.
Ora il "grido" di aiuto veniva proprio da Marta e Maria , ma Gesù stranamente tarda qualche giorno, non risponde subito alla richiesta sollecitata delle due sorelle. Questo particolare del ritardo di Gesù è un espediente letterario usato dall'Autore del Vangelo per suscitare una suspense quasi a giustificare l'ampiezza del racconto e del prodigio.
Quando decide di tornare indietro per fare visita a Lazzaro, i suoi discepoli sono perplessi: "Se Lazzaro non è morto, ma è solo addormentato, guarirà": questa è la loro riflessione.
Anche l'allusione al giorno e alla notte ( ver. 9-10) mi sembra un modo per dirci che Lazzaro era nella notte e lui gli avrebbe di nuovo portato la luce. In effetti quando si vivono delle sofferenze tutto appare più buio, ogni difficoltà ci appare come una montagna da scalare, non vediamo alcun sbocco positivo.
Nel momento in cui Gesù arriva alla dimora di Marta e Maria le vede nella disperazione e nel pianto; anche Gesù si commuove e piange.
Il racconto volge al termine ed è veramente coinvolgente:
da 4 giorni Lazzaro è sepolto, il sepolcro è coperto da una grande pietra.
Tutti questi sono elementi simbolici per evidenziare e dare risalto che l'incontro con Gesù può cambiare le sorti di una vita, determinare un passaggio, una svolta radicale.
Il Vangelo di Giovanni accentua in queste narrazioni questo cambiamento. Tutti i Vangeli, in modi diversi, narrano spesso la restituzione alla vita, non solo in senso fisico, in coloro che incontrano Gesù.
Gesù chiede a Dio la forza di aiutare questi suoi amici e prega: non si possono affrontare certi mali senza la preghiera, la forza che viene da Dio
Anche le grandi pietre, anche le bende più avvolgenti possono essere rimosse dalla fiducia in Dio che Gesù sapeva trasmettere.
In questo senso il Vangelo parla a ognuno/a di noi e può essere anche per noi liberante.
INTERVENTI LIBERI
momento di silenzio
A) Ti vogliamo benedire , o Dio di Gesù, per il dono della Tua parola che ci invita, ci risveglia, ci scalda, ci rimette in cammino dopo ogni fermata, e dopo ogni stanchezza.
B) Liberaci o Dio dell'amore e della libertà , da ogni chiusura e da ogni preconcetto. Insegnaci a riconoscere le finestre aperte , prima di fermarci davanti alle porte chiuse.
A) Ti vogliamo benedire, o Dio di tutto il mondo, perché non ci lasci addormentare nell'indifferenza, ma ci parli continuamente di cambiamento e di conversione.
G. O Dio, nella fiducia che vogliamo riporre in Te, oggi noi rinnoviamo il nostro impegno a camminare sulla strada d Gesù di Nazareth e ripetiamo il gesto che egli compì con i suoi amici e con le sue amiche, prima di essere processato e poi crocifisso.
T. Egli prese nelle sue mani il pane della mensa e, dopo aver alzato gli occhi al cielo per benedire il Tuo nome santo e dolce, lo divise dicendo: “Prendete e mangiatene tutti. Questo pane che spezziamo e mangiamo sotto lo sguardo di Dio, è il segno della mia vita, riassume il significato della mia esistenza. Se ogni giorno condividerete i doni che Dio vi ha fatto, davvero farete corpo con me, sarete il mio corpo, la mia vita nel mondo”.
P. PREGHIERA DI CONDIVISIONE
COMUNIONE
Preghiere spontanee: iniziamo con questa
preghiera di Isaia
Isaia ( 40,28-31) ci invita alla fiducia
“Non lo sai, non l'hai conosciuto?
Un Dio eterno è Yahvé
che ha creato i confini della terra.
Egli dà forza a chi è stanco
accresce il vigore di chi è senza forza.
I giovani s'affaticano e si fiaccano
e gli atleti alla fine vacillano.
Coloro invece che sperano in Yahvé
rinnovano le loro forze.
Spuntan loro come all'aquila le ali,
corrono senza stancarsi
e camminano senza affaticarsi”.
Avvisi
Benedizione finale
P. O Dio, aiutaci a non dimenticare mai che ogni
cambiamento parte anche da noi, dal nostro modo di
pensare e di agire. Tale consapevolezza ci aiuti
sempre a cercare nuove strade per avvicinarci, un
passo dopo l'altro , a Te., accettando le fatiche ed
accogliendo la felicità che Tu sai donare a chi si fida
di Te.
Fiorentina Charrier, Comunità cristiana di base
Via città di Gap,13
Pinerolo