sabato 5 giugno 2021

CELEBRAZIONE EUCARISTICA COMUNITARIA DI DOMENICA 6 GIUGNO 2021

 LA TUA OPERA E' LA LIBERAZIONE


P. Saluto all'assemblea

Un breve momento di silenzio.

G. Signore, aiutaci ad ascoltare la Tua presenza, a porgere l'orecchio alla Tua voce, a sentire i Tuoi passi: aiutaci a stare in silenzio e che le nostre parole nascano sempre da un attento ascolto di Te e degli altri/e

  1. Vorrei, o Dio, essere un piccolo albero

    piantato presso di Te, ruscello d'acqua.

    Apri ancora la zolla secca del mio cuore,

    perché possa accogliere l'acqua che disseta.

  2. Dio, amico e compagno di viaggio,

    abbiamo bisogno della Tua luce

    per individuare i sentieri da percorrere,

    quelli da scegliere e quelli da evitare.

    1) Accompagna le persone che fanno fatica, che cadono , che non sanno dove aggrapparsi.

LETTURA BIBLICA E PREDICAZIONE

Dal Vangelo di Giovanni cap. 11, 1-44

Era allora malato un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella. 2 Maria era quella che aveva cosparso di olio profumato il Signore e gli aveva asciugato i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. 3 Le sorelle mandarono dunque a dirgli: «Signore, ecco, il tuo amico è malato».
4All'udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non è per la morte, ma per la gloria di Dio, perché per essa il Figlio di Dio venga glorificato». 5 Gesù voleva molto bene a Marta, a sua sorella e a Lazzaro. 6 Quand'ebbe dunque sentito che era malato, si trattenne due giorni nel luogo dove si trovava. 7 Poi, disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!». 8 I discepoli gli dissero: «Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?». 9 Gesù rispose: «Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; 10 ma se invece uno cammina di notte, inciampa, perché gli manca la luce». 11 Così parlò e poi soggiunse loro: «Il nostro amico Lazzaro s'è addormentato; ma io vado a svegliarlo». 12 Gli dissero allora i discepoli: «Signore, se s'è addormentato, guarirà». 13 Gesù parlava della morte di lui, essi invece pensarono che si riferisse al riposo del sonno. 14 Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto 15 e io sono contento per voi di non essere stato là, perché voi crediate. Orsù, andiamo da lui!». 16 Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse ai condiscepoli: «Andiamo anche noi a morire con lui!».
17 Venne dunque Gesù e trovò Lazzaro che era già da quattro giorni nel sepolcro. 18 Betània distava da Gerusalemme meno di due miglia 19 e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria per consolarle per il loro fratello. 20 Marta dunque, come seppe che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. 21 Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! 22 Ma anche ora so che qualunque cosa chiederai a Dio, egli te la concederà». 23 Gesù le disse: «Tuo fratello risusciterà». 24 Gli rispose Marta: «So che risusciterà nell'ultimo giorno». 25 Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; 26chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno. Credi tu questo?». 27Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che deve venire nel mondo».
28 Dopo queste parole se ne andò a chiamare di nascosto Maria, sua sorella, dicendo: «Il Maestro è qui e ti chiama».29Quella, udito ciò, si alzò in fretta e andò da lui.30Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. 31 Allora i Giudei che erano in casa con lei a consolarla, quando videro Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono pensando: «Va al sepolcro per piangere là». 32 Maria, dunque, quando giunse dov'era Gesù, vistolo si gettò ai suoi piedi dicendo: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». 33 Gesù allora quando la vide piangere e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente, si turbò e disse: 34 «Dove l'avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». 35 Gesù scoppiò in pianto. 36 Dissero allora i Giudei: «Vedi come lo amava!». 37 Ma alcuni di loro dissero: «Costui che ha aperto gli occhi al cieco non poteva anche far sì che questi non morisse?».
38 Intanto Gesù, ancora profondamente commosso, si recò al sepolcro; era una grotta e contro vi era posta una pietra. 39 Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, già manda cattivo odore, poiché è di quattro giorni». 40 Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se credi, vedrai la gloria di Dio?». 41 Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti ringrazio che mi hai ascoltato. 42 Io sapevo che sempre mi dai ascolto, ma l'ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». 43 E, detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». 44 Il morto uscì, con i piedi e le mani avvolti in bende, e il volto coperto da un sudario. Gesù disse loro: «Scioglietelo e lasciatelo andare».

Breve commento

Questo brano è impropriamente conosciuto e interpretato come la resurrezione di Lazzaro.

Invece, come da almeno un secolo sostengono i più rigorosi interpreti della Bibbia, si tratta di un racconto di cambiamento radicale che l'incontro di Gesù ha determinato in parecchie persone

Dunque si tratta di un bellissimo racconto simbolico, totalmente in sintonia con altri racconti del Vangelo di Giovanni.

Qui l'evangelista vuole sottolineare che nemmeno le forze della morte possono prevalere su chi si affida al messaggio di Gesù.

Mi sembra che più che una resurrezione possiamo pensare che Gesù con le sue parole possa aver ridato a Lazzaro la voglia di vivere, di riprendere il cammino verso la guarigione.

Anche le figure di Marta e Maria , le sorelle di Lazzaro entrano in gioco quando si accorgono che solo Gesù potrà fare qualcosa per il loro fratello.

Gesù conosceva bene questa famiglia di Betania composta da Marta, Maria e Lazzaro perché spesso, nel suo viaggio di profeta itinerante, faceva sosta nella loro casa, per riposarsi, fare un pasto con gli amici per poi proseguire il viaggio. Conosceva la fede semplice di questi suoi amici e amiche, la solidarietà che avevano dimostrato anche con i suoi discepoli e sapeva di poter sempre contare sul loro aiuto.

Ora il "grido" di aiuto veniva proprio da Marta e Maria , ma Gesù stranamente tarda qualche giorno, non risponde subito alla richiesta sollecitata delle due sorelle. Questo particolare del ritardo di Gesù è un espediente letterario usato dall'Autore del Vangelo per suscitare una suspense quasi a giustificare l'ampiezza del racconto e del prodigio.

Quando decide di tornare indietro per fare visita a Lazzaro, i suoi discepoli sono perplessi: "Se Lazzaro non è morto, ma è solo addormentato, guarirà": questa è la loro riflessione.

Anche l'allusione al giorno e alla notte ( ver. 9-10) mi sembra un modo per dirci che Lazzaro era nella notte e lui gli avrebbe di nuovo portato la luce. In effetti quando si vivono delle sofferenze tutto appare più buio, ogni difficoltà ci appare come una montagna da scalare, non vediamo alcun sbocco positivo.

Nel momento in cui Gesù arriva alla dimora di Marta e Maria le vede nella disperazione e nel pianto; anche Gesù si commuove e piange.

Il racconto volge al termine ed è veramente coinvolgente:

da 4 giorni Lazzaro è sepolto, il sepolcro è coperto da una grande pietra.

Tutti questi sono elementi simbolici per evidenziare e dare risalto che l'incontro con Gesù può cambiare le sorti di una vita, determinare un passaggio, una svolta radicale.

Il Vangelo di Giovanni accentua in queste narrazioni questo cambiamento. Tutti i Vangeli, in modi diversi, narrano spesso la restituzione alla vita, non solo in senso fisico, in coloro che incontrano Gesù.

Gesù chiede a Dio la forza di aiutare questi suoi amici e prega: non si possono affrontare certi mali senza la preghiera, la forza che viene da Dio

Anche le grandi pietre, anche le bende più avvolgenti possono essere rimosse dalla fiducia in Dio che Gesù sapeva trasmettere.

In questo senso il Vangelo parla a ognuno/a di noi e può essere anche per noi liberante.

INTERVENTI LIBERI

momento di silenzio

A) Ti vogliamo benedire , o Dio di Gesù, per il dono della Tua parola che ci invita, ci risveglia, ci scalda, ci rimette in cammino dopo ogni fermata, e dopo ogni stanchezza.

B) Liberaci o Dio dell'amore e della libertà , da ogni chiusura e da ogni preconcetto. Insegnaci a riconoscere le finestre aperte , prima di fermarci davanti alle porte chiuse.

A) Ti vogliamo benedire, o Dio di tutto il mondo, perché non ci lasci addormentare nell'indifferenza, ma ci parli continuamente di cambiamento e di conversione.

G. O Dio, nella fiducia che vogliamo riporre in Te, oggi noi rinnoviamo il nostro impegno a camminare sulla strada d Gesù di Nazareth e ripetiamo il gesto che egli compì con i suoi amici e con le sue amiche, prima di essere processato e poi crocifisso.

T. Egli prese nelle sue mani il pane della mensa e, dopo aver alzato gli occhi al cielo per benedire il Tuo nome santo e dolce, lo divise dicendo: “Prendete e mangiatene tutti. Questo pane che spezziamo e mangiamo sotto lo sguardo di Dio, è il segno della mia vita, riassume il significato della mia esistenza. Se ogni giorno condividerete i doni che Dio vi ha fatto, davvero farete corpo con me, sarete il mio corpo, la mia vita nel mondo”.

P. PREGHIERA DI CONDIVISIONE

COMUNIONE


Preghiere spontanee: iniziamo con questa

 preghiera di Isaia

Isaia ( 40,28-31) ci invita alla fiducia

Non lo sai, non l'hai conosciuto?

Un Dio eterno è Yahvé

che ha creato i confini della terra.

Egli dà forza a chi è stanco

accresce il vigore di chi è senza forza.

I giovani s'affaticano e si fiaccano

e gli atleti alla fine vacillano.

Coloro invece che sperano in Yahvé

rinnovano le loro forze.

Spuntan loro come all'aquila le ali,

corrono senza stancarsi

e camminano senza affaticarsi”.

Avvisi

Benedizione finale

P. O Dio, aiutaci a non dimenticare mai che ogni

 cambiamento parte anche da noi, dal nostro modo di

 pensare e di agire. Tale consapevolezza  ci aiuti

 sempre a cercare nuove strade per avvicinarci, un

 passo dopo l'altro , a Te., accettando le fatiche ed

 accogliendo la felicità che Tu sai  donare a chi si fida

 di Te.


Fiorentina Charrier, Comunità cristiana di base

Via città di Gap,13

Pinerolo