domenica 18 luglio 2021

 

Contro i Killer dell’oscurità

In questo periodo storico in cui si accendono continuamente, senza controllo e senza sanzione, nuove luci, pubbliche e private - traboccando indiscriminatamente da un’area a un’altra, invadendo illecitamente luoghi e proprietà contigui e spazi civici comuni, illuminando stupidamente il cielo -, coloro che cercano, rispettano e amano il buio hanno poche chance. La loro difesa del buio è disperata, anche se quest’ultimo ha perso la sua aura di terrore e di mistero; infatti, sostengono i killer dell’oscurità, ciò è avvenuto proprio per l’intervento massiccio della luce. Si aggiunga luce alla luce, esclamano, a una luce forte se ne aggiunga una più forte ancora, sino a quando si finirà per essere incapaci di vedere in un ambiente anche solo leggermente scuro.

Non è immaginare un tempo nel quale ogni cosa sarà sempre artificialmente illuminata: le fasi della giornata perderanno definitivamente la loro identità e le persone la loro umanità, che consiste anche nella scansione attività/riposo, veglia/sonno, giorno/notte, luce/buio. Un tempo nel quale i deserti illuminati diventeranno serre per produrre vegetali dal colore brillante e dal sapore spento…

Che si rassegnino gli amici del buio e del silenzio; che tacciano e si chiudano gli occhi gli amici della natura, che vedono gli uccelli migratori impazziti schiantarsi sulle spiagge, disorientati dai fasci di luce artificiali con le loro false informazioni, e gli insetti e i mammiferi alterare il ritmo e i luoghi delle loro abitudini”.

(Francesca Rigotti, Buio, Il Mulino, pagg. 103 – 106)

La riflessione non è certo un invito alla rassegnazione, ma un segnale per allertarci. 

L’Autrice, partendo da un ben documentato ed allarmante sguardo sul presente, ci invita a prendere coscienza di un possibile e tragico futuro “buicida” tutto funzionale alle leggi del mercato.

Un processo ancora reversibile?

Franco Barbero