Cari Fiore e don Franco,
in
questi giorni non riesco a non pensare alla terra indurita dal freddo
al confine tra Polonia e Bielorussia. Un luogo di disperazione, come
sfortunatamente nel mondo ce ne sono tanti.
Allo stesso tempo
rifletto sul fatto che spesso si utilizzano parole che sono coperte di
una coltre spessa di polvere, di retorica. Forse e' tempo di ricordare
che in fin dei conti siamo noi singoli, piccoli esseri umani ad avere le
mani per toccare questo mondo e per cambiarlo. Gli Stati, i Popoli, le
Nazioni hanno assunto delle proporzioni incompatibili col mondo delle
persone, della gente.
Vi mando un grande abbraccio ed una filastrocca triste
FILASTROCCA TRISTE
La gente non fa un Popolo
un Popolo non fa una Nazione.
E intanto là fuori
al confine tra due Stati
esseri umani rimangono sospesi
confusi, tristi, spaventati.
Malvisti dai Popoli,
respinti dalle Nazioni,
li aiuta solo la gente del luogo.
Portano cibi, coperte, sorrisi,
insieme infreddoliti, in comunione.
Perché la gente non fa un Popolo,
ma è un bel gruppo di persone!
Fa tanta differenza
esser gente, Popolo o Nazione.
Non è per le maiuscole,
è per la dimensione.
Ogni essere umano è fatto
per amare un Mondo intero,
ma non Nazione per Nazione.
Sa farlo solamente
incontrando altre persone.
un Popolo non fa una Nazione.
E intanto là fuori
al confine tra due Stati
esseri umani rimangono sospesi
confusi, tristi, spaventati.
Malvisti dai Popoli,
respinti dalle Nazioni,
li aiuta solo la gente del luogo.
Portano cibi, coperte, sorrisi,
insieme infreddoliti, in comunione.
Perché la gente non fa un Popolo,
ma è un bel gruppo di persone!
Fa tanta differenza
esser gente, Popolo o Nazione.
Non è per le maiuscole,
è per la dimensione.
Ogni essere umano è fatto
per amare un Mondo intero,
ma non Nazione per Nazione.
Sa farlo solamente
incontrando altre persone.
Con affetto,
Sergio