sabato 20 novembre 2021

Nosiglia e il Capodanno con i ragazzi di Taizè come passo d'addio

di Diego Longhin

 

Torino tra la fine dell'anno e l'inizio del prossimo sarà invasa da quasi 6 mila giovani che arrivano da tutta Europa. Si tratta del Capodanno di Taizè, l'evento organizzato dalla comunità religiosa che ogni anno raduna giovani cristiani di diverse confessioni in momenti di preghiera, cultura, spiritualità. Raduno che si sarebbe dovuto tenere nel 2020 per la prima volta a Torino, ma causa il Covid è stato spostato dal 28 dicembre di quest'anno al 1 gennaio 2022.

Un evento a cui tiene molto l'arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia. Ed è probabile che il Capodanno di Taizè sarà l'ultimo appuntamento di rilievo per Nosiglia nel ruolo di vescovo della diocesi, dove è arrivato a novembre 2010. Il passaggio di consegna con il successore avverrà dopo, a metà gennaio, anche se in curia si aspettano da parte del Papa una nomina già nei primi giorni di Dicembre.

"Il Capodanno di Taizè è un evento molto importante – sottolinea l'arcivescovo Nosiglia presentando l'appuntamento a Palazzo Civico insieme al sindaco Stefano Lo Russo – un momento di conoscenza e dialogo per migliaia di ragazzi. E può dimostrare quanto Torino e il suo territorio siano accoglienti e vadano oltre i muri e le barriere. Questi giovani sono pellegrini di pace, edificatori di un mondo nuovo, è un segno di pace e fraternità universale".

Chi arriva sarà accolto da famiglie e comunità pastorali. Il programma prevede momenti di preghiera, compreso uno comune all'Oval, e laboratori su temi spirituali, sociali e culturali. Prevista per la serata del 31 dicembre una cena frugale e semplice nelle parrocchie, la preghiera per la pace e la festa dei popoli. In programma, tra i diversi eventi, anche una contemplazione della Sindone riservata ai giovani, oltre a visite al museo Egizio, al Sermig e ad altre istituzioni della città.

Per il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, si tratta di "una straordinaria opportunità con un grande valore simbolico. Avere un così importante evento internazionale caratterizzato dai valori tipici di Taizè, inclusione, tolleranza, abbattimento delle barriere, è un messaggio di pace e fratellanza, un segnale importante per la città".

Evento che metterà alla prova l'organizzazione. Lo stesso sindaco Lo Russo sottolinea che "in un momento così complicato di vita della comunità cittadina, in cui l'emergenza Covid non è ancora cessata, poter ospitare un incontro con così tanti giovani da tutta Europa è un segnale di ripartenza e speranza per il futuro". Per tutti i giovani in arrivo obbligo del Green Pass, così come per le famiglie che ospiteranno i diversi gruppi.

 

Repubblica 4/11