domenica 27 marzo 2022

LA TUTELA DELL'AMBIENTE E' TRA I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA COSTITUZIONE

 La tutela dell’ambiente entra tra i principi fondamentali della Costituzione. 


Il fatto quotidiano
Luisiana Gaita | 8 FEBBRAIO 2022

La tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi viene inserita fra i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica italiana. La Camera ha definitivamente approvato la proposta di legge costituzionale che modifica due articoli della Carta, il 9 e il 41. L’articolo 138 della Costituzione stabilisce la soglia dei due terzi dei componenti nella seconda deliberazione di ciascuna Camera per evitare il referendum costituzionale. E il testo, approvato già lo scorso 3 novembre al Senato con la maggioranza dei due terzi, in seconda lettura a Montecitorio è passato con 468 voti a favore, uno contrario e sei astenuti. Superata la soglia, dunque, anche a Montecitorio: il testo entrerà subito in vigore. Il provvedimento venne presentato a inizio legislatura dal M5s (a prima firma del senatore Gianluca Perilli) e proprio la garanzia di Mario Draghi che si sarebbe andati avanti sul tema fu tra le condizioni poste dai 5 stelle per sostenere il governo. “È una giornata storica per il Paese che sceglie la via della sostenibilità e della resilienza nell’interesse delle future generazioni”, ha twittato l’account di Palazzo Chigi in serata. Poco prima aveva parlato anche il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, in Aula al momento del voto: “Penso che sia una giornata epocale”, ha detto. In effetti, tra commenti politici e di associazioni c’è soddisfazioni, ma anche la consapevolezza dei passi da compiere perché la tutela si concretizzi...
Le modifiche approvate – L’articolo 9 fa parte degli articoli ‘fondamentali’ della Costituzione. E recita: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Ora al testo si aggiunge la tutela di ambiente, biodiversità ed ecosistemi “anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato – continua – disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”. Per Cingolani si tratta di “un passaggio imprescindibile per un Paese come l’Italia che sta affrontando la propria transizione ecologica. Per le azioni che facciamo oggi e per le conseguenze che ci saranno in futuro sulle prossime generazioni – ha detto – questa conquista è fondamentale e ci permette di avere regole ben definite per proteggere il nostro pianeta”. L’articolo 41, invece, stabilisce che “l’iniziativa economica privata è libera”, specificando che “non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”. Nero su bianco, con la riforma, anche il divieto di recare danno “alla salute” e “all’ambiente”.