mercoledì 23 marzo 2022

LO SCIVOLONE DI DRAGHI

 Tra 300 deputati e senatori assenti, tra proclamazioni "l'Ucraina in Europa", con ben oltre 20 mila assoldati tra sovranisti e fascisti, la eroica difesa dell'Ucraina si è piuttosto  liquefatta.

Che Putin abbia creato un'invasione pazza è fuori dubbio, ma l'invio e l'uso delle armi USA ed  Europee hanno sostituito  la resistenza  ucraina e creato la via verso il futuro determinato dalle armi. No ai russi in vacanza in Italia! A parte che i russi non sono Putin, la nostra autosufficienza  occidentale serve a Macron per le prossime elezioni e alle mafie per far affari d'oro. L'informazione è ridotta a emozioni. Le armi hanno dato alla testa anche al governo italiano che obbedisce solo agli USA e Draghi ha fatto uno scivolone da rompersi le gambe.

Ma c'è dell'altro. Bisognerà fare i conti con una chiesa ortodossa divisa e reazionaria in cui pochissime voci riescono a farsi sentire purché non intacchi la "sacra ortodossia" e totalmente contraria ai diritti delle donne e delle persone Lgbtiq+: una chiesa totalmente fondamentalista.

La promessa di Draghi a Zelenski "il governo italiano vuole l'Ucraina nella Unione Europea" e "vi assicuriamo l'invio di aiuti militari" fa parte di quell'orgia europeista  - Nato che la prossima volta svuoterà il Parlamento italiano più consapevole di un cammino che tenga conto dei problemi reali e non solo della propaganda emozionale.

Franco Barbero