Thailandia: primo via libera ai matrimoni omosessuali
La Thailandia potrebbe diventare l’unico Paese del Sud-Est
asiatico a riconoscere i matrimoni tra persone dello stesso sesso.
La Camera dei rappresentanti della Thailandia ha approvato
a fine marzo il Marriage Equality Act con il via libera di 400 sui 415
membri presenti. 10 voti contrari al disegno di legge, mentre 2 si sono
astenuti e 3 non hanno votato. Adesso il provvedimento è al vaglio del Senato.
In caso di esito positivo, la Thailandia potrebbe
diventare l’unico Paese del Sud-Est asiatico a riconoscere i matrimoni tra
persone dello stesso sesso.
Attualmente 37 Paesi riconoscono il matrimonio tra persone
dello stesso sesso nelle loro leggi nazionali. In Asia, Taiwan è stato il primo
Paese nel 2019, seguito dal Nepal nel 2023. “La Thailandia è pronta a inviare
un messaggio importante al resto dell’Asia riconoscendo le relazioni tra
persone dello stesso sesso”, ha affermato Kyle Knight, co-direttore ad
interim del programma sui diritti Lgbt di Human Rights Watch. “I
legislatori non dovrebbero ritardare questa importante occasione, perché
potrebbe creare uno slancio in tutta la regione verso il rispetto dei diritti
fondamentali delle persone Lgbt”.
Oltre alle unioni omosessuali, il Marriage Equality Act
vuole apportare importanti modifiche al linguaggio del codice civile e
commerciale relativo ai coniugi con la sostituzione di “uomini e donne” e
“marito e moglie” con individui” e “coniugi”.
Tuttavia, i difensori dei diritti Lgbt hanno
espresso il timore che permangano i termini “madre” e “padre” al posto del più
neutro “genitore”, cosa che potrebbe causare complicazioni alle coppie dello
stesso sesso che desiderano adottare dei bambini.
VB (da “Confronti” n.5, maggio 2024)