sabato 1 novembre 2025

da Stirpe di Giona - 1989

di Franco Barbero


Siamo stirpe di Giona, o Signore

Signore, Dio di questa umanità e di tutto il mondo, vogliamo riconoscere la Tua presenza amorosa e la Tua opera anche quando esse non sono evidenti ai nostri occhi.

Tu sei sovente il Dio che si nasconde e sembra assente.

Resta con noi, o Dio di Gesù, nei nostri giorni feriali quando vince la monotonia e prevale la stanchezza; quando la luce dell’evangelo non illumina più la strada, quando il fascino delle cose ci prende e ci domina.


Signore, Tu sai che siamo gente che fugge lontano da Te. Siamo stirpe di Giona e resistiamo ai Tuoi molti inviti. Anziché dissetarci a Te, sorgente d'acqua viva e fresca, preferiamo attingere da ruscelli limacciosi e cisterne screpolate. 


Resta con noi, o Dio, nelle varie stagioni della vita: quando nuove esperienze ci inebriano e ci appassionano, quando sentiamo la vita pulsare e aprirsi davanti a noi, e quando stiamo imboccando il lungoviale del ritorno a Te.


Resta con noi, o Dio, quando seminiamo e non vediamo frutti, quando la fatica e l'incertezza ci spengono il sorriso, quando il nostro cuore si chiude anziché aprirsi, quando il fluire dei giorni sembra rubarci la voglia di vivere.


Signore, possano le donne e gli uomini riconoscerTi come Dio e vivere al Tuo cospetto le gioie, gli affanni e le speranze. Non cerchino in Te il risolutore magico dei loro problemi, ma la forza per affrontarti e per compiere la Tua volontà.


Signore,

Tu lo sai.

Anche oggi di fronte alle proposte

della Tua parola,

noi cerchiamo di fuggire, di scusarci.

Deponi la Tua parola

nel più profondo di ciascuno di noi…

perché nessun vento ce la porti via.