domenica 1 gennaio 2006

MATRIMONIO...

Comunità cristiana di base di PINEROLO
Pinerolo, 7 novembre 2004


CELEBRAZIONE DELL’AMORE
di FIORENTINA CHARRIER e FRANCO BARBERO



“I suoi occhi… come colombe
su ruscelli di acqua…
Il mio capo è bagnato di rugiada”
(Cantico dei Cantici cap. 5)



P. Saluto all’assemblea

CANTO: Laudato sii, o mio Signore


G. Sii benedetto, Dio di Gesù e Dio nostro
T. Ci raduniamo come fratelli e sorelle
portando davanti a Te la nostra vita quotidiana
con le sue luci e le sue ombre, le sue gioie e i suoi affanni.

G. Ti lodino i nostri cuori e le nostre labbra,
o Dio di tutto il mondo.
T. Ci raduniamo per ascoltare la Tua Parola
unendo le nostre voci al grido dei popoli oppressi,
con l’angoscia di un mondo di guerre e di ingiustizie.

G. Veniamo davanti a Te come fece Gesù
T.per alimentare in noi l’amore e la fiducia,
per lavorare con le nostre piccole mani
al progetto di un mondo più giusto e più felice.

CANTO: Un popolo cammina per il mondo


Fiorentina: Fratelli e sorelle, prima di ascoltare le letture bibliche che Franco e io abbiamo scelto per l’eucarestia di oggi, preghiamo il Signore con il canto dell’Alleluia di pag. 17; perché davvero tutti e tutte abbiamo bisogno che la Sua Parola ci guidi nel cammino della vita.

CANTO: Alleluia

G. Ascoltiamo ora le letture bibliche

Dal libro del profeta Michea 6,8:
“O uomo, o donna, ti è stato annunziato ciò che è bene e ciò che Jahveh cerca da te. Nient’altro che questo: compiere la giustizia, amare con tenerezza e camminare umilmente con il tuo Dio”.

Dal Vangelo secondo Marco 4,26-29:
“Diceva: ‘Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa. Poiché la terra produce spontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga. Quando il frutto è pronto, subito si mette mano alla falce, perché è venuta la mietitura’”.

PREDICAZIONE E LIBERI INTERVENTI

CANTO: Ritmate sui tamburi


CELEBRAZIONE DEL MATRIMONIO DI FIORENTINA E FRANCO

CANTO: Dio mio custode


1) O Dio, ci rivolgiamo a Te fonte della vita.
Tu sei più bello di ogni religione,
Tu sei padre, madre, amico, compagno di viaggio.
Tu non dividi il mondo in buoni e cattivi.

2) Sei un Dio che chiama, che ci invita
a continuare i giorni e l’opera della creazione.
Anche se spesso per noi è difficile vederTi
crediamo che sei il Dio che non abbandona.

1) Ti preghiamo per tutte le religioni del mondo
e Ti ricordiamo tutte le chiese cristiane:
liberate da tanti idoli, possano diventare
luoghi di libertà e cantieri di liberazione.

2) Signore, abbiamo bisogno della Tua mano amica e forte
che ci guidi sui sentieri dell’amore solidale,
che ci liberi dal fascino delle cose vuote
e ci faccia gustare la gioia di una vita sobria.

T) Ti preghiera ora per Fiorentina e Franco.
Mentre sentono il Tuo sorriso sul loro amore,
vivano in serenità tanti altri giorni
nell’abbraccio dei parenti, dei fratelli e delle sorelle.

1) O Dio, che hai sradicato Abramo
dalla terra che imprigionava il suo cuore,
aiutaci a rompere lacci, catene e indugi
che ci impediscono la sequela di Gesù.

2) O Dio, che hai aperto gli occhi ad Agar
ed hai fatto vedere ad Abramo una terra spaziosa,
aiutaci a pensare e guardare in grande,
perché il mondo è il luogo della Tua salvezza.


MEMORIA DELLA CENA

T. Quando ormai la congiura dei capi politici e religiosi lo stringeva da ogni parte, ancora una volta Gesù si mise a tavola con i suoi amici e le sue amiche. Volle mangiare con loro come tante volte aveva fatto dal giorno in cui li aveva incontrati. Consapevole della gravità del momento, volle condensare in un segno un messaggio che toccasse il cuore dei discepoli. Prese tra le sue mani il pane della mensa, alzò gli occhi al cielo per riconoscere in Dio l’origine di ogni dono: “Questo pane spezzato - disse - vi ricordi la mia vita che fra poco i potenti spezzeranno. Quando vi radunerete per spezzare e mangiare il pane tra di voi, ricordatevi di me, di ciò che ho fatto, di ciò che vi ho insegnato”.
Poi, dopo aver ancora una volta benedetto il nome santo di Dio, prese la coppa del vino e ne porse a bere a tutti dicendo: “Questo calice è il segno di un’amicizia con Dio che non finirà mai. Se i potenti hanno voluto il mio sangue, Dio non mi abbandonerà. Se seguirete questa strada di fiducia e di condivisione, sarete un solo corpo, un solo sangue, un cuore solo con me. Abbiate fiducia in Dio. Egli non delude”.


PREGHIERA DI CONDIVISIONE

COMUNIONE

CANTO: Padre che sei nei cieli

PREGHIERE SPONTANEE


UN AUGURIO A FIORE E FRANCO

Dal Libro di Qohelet 4,9-12
“Meglio essere in due che uno solo, perché due hanno un miglior compenso nella fatica. Infatti, se vengono a cadere, l’uno rialza l’altro. Guai invece a chi è solo: se cade, non ha nessuno che lo rialzi. Inoltre, se due dormono insieme, si possono riscaldare; ma uno solo come fa a riscaldarsi? Se uno aggredisce, in due gli possono resistere e una corda a tre capi non si rompe tanto presto”.


P. Sorelle e fratelli,
eccoci… entriamo nel viaggio della nostra settimana. Amiamo le vie del mondo.
Lì c’è l’appuntamento con Dio, con le persone, con la vita.

T. “Felici, o Dio, quelli che hanno in Te
la loro forza: hanno le Tue vie nel loro cuore.
Se anche passano in una valle deserta,
la rendono un giardino” (Salmo 84)

CANTO: Figlia di Sion