giovedì 12 luglio 2007

ARROGANZA E OLTRE

A dire il vero, le sedici pagine dell'ultimo documento della Congregazione per lo spegnimento della fede o Sant'Uffizio non dicono nulla di sostanzialmente nuovo.

Ciò che stupisce è il tono perentorio, assolutistico, che toglie il fiato. E non stupisce di meno questo continuo ribadire il primato dei cattolici, come già avvenne nel 2000 con il documento DOMINUS JESUS.

Dove sta allora la novità? C'è, eccome! Essa consiste nel fatto che si chiude ogni possibilità di vero dialogo con le altre chiese cristiane e si screditano tutte le elaborazioni teologiche che, anche sull'onda del Concilio avevano incoraggiato iniziative comuni come l'intercomunione, cioè la possibilità di celebrare insieme l'eucarestia tra cristiani di chiese diverse.

Roma si è accorta che i gruppi ecumenici fanno crescere la libertà e la conoscenza delle scritture rendendo i cattolici meno obbedienti.

E così... ecco la mazzata: cari cattolici, tornate a casa e non mescolatevi con questi cristiani strani e carenti. Se obbedite al magistero, avete tutto e siete la vera chiesa...

Penso che siamo giunti ben oltre l'arroganza. Siamo in pieno delirio di onnipotenza.

Resta solo più un passo da compiere: io, papa Benedetto XVI, sono la verità in persona, un essere divino. Sarà il prossimo documento vaticano?

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