Non sono tanto le avventure amorose del "prete di Medjugorje" e della suora che
possono turbarci. Speriamo che formino una bella famiglia.
Il vero dramma non sta lì, ma è nella manipolazione delle coscienza, nella
presa in giro della gente semplice, nella frode. Padre Vlazic si è inventato
tutto rispetto ai suoi "colloqui con la madonna" e, come padre spirituale dei
sei veggenti, li ha indotti a recitare la parte di visionari. Pensiamoci un
momento: è riuscito a mettere in piedi una organizzazione mondiale di viaggi,
di pellegrinaggi, di celebrazioni, con un giro di soldi di milioni di euro. La
"madonna", si sa, è soprattutto una industria che rende. La stori di Lourdes,
si Fatima e di tante altre apparizioni andrebbe riletta storicamente in questa
luce della fantasia e dello "spirito creativo", ma Medjugorje ha un primato di
manipolazioni e di inganno difficilmente superabile.
La gerarchia, vedendo l'afflusso di gente e di affari, ha temporeggiato. Ora
il Vaticano minaccia la scomunica del padre Vlazic per mettere a tacere questo
sporco affare che non è tanto la figura di questo prete truffaldino, ma questa
mariolatria dilagante, mercantile, affaristica. Bisogna smetterla con queste
superstizioni, con questi santuari commerciali, con queste pratiche di inganno
dei più semplici del popolo di Dio.