lunedì 13 giugno 2011

IL PAPA IN CROAZIA: UNA GAFFE DIETRO L’ALTRA

 Marco Ansaldo su Repubblica del 6 giugno ci informa.

 No alle coppie di fatto. «Non è questa  la vera famiglia», dice il Papa. «E la convivenza - aggiunge - non aiuta  il matrimonio». È tutta incentrata sull´istituto famigliare l´omelia di  Benedetto XVI, nel secondo e ultimo giorno della sua visita pastorale  in Croazia. Un tema che si è rivelato il cardine del suo viaggio,  insieme alla frecciata lanciata appena sbarcato a Zagabria contro  l´Europa, nella cui comunità la Croazia entrerà presto come 28esimo

membro, ma che è «afflitta da burocratismo» e da una «cultura  razionalistica».   

Davanti a 300 mila persone strette nel recinto  dell´ippodromo, durante la messa Joseph Ratzinger ha invitato i tanti  fedeli cattolici del Paese a non cedere «a quella mentalità  secolarizzata che propone la convivenza come preparatoria o addirittura  sostitutiva del matrimonio». E li ha spinti a non ridurre l´amore a  «emozione sentimentale», a «pulsioni». Perché la «famiglia fondata sul  matrimonio - ha spiegato - ha un «valore unico e insostituibile», ed «è  la strada fondamentale» per «vivificare il tessuto sociale».

La  famiglia tradizionale, ha aggiunto, è anzi «una piccola chiesa» in un  momento in cui l´istituzione è minacciata in Occidente, dove le  cattedrali si svuotano e la trasmissione della fede ai giovani appare  sempre più difficile. «Cari genitori - ha detto il Pontefice -  impegnatevi sempre ad insegnare ai vostri figli a pregare, e pregate con  essi; avvicinateli ai sacramenti; non abbiate paura di leggere la sacra  scrittura».

Nel pomeriggio Ratzinger si è raccolto sulla tomba del  cardinale Alojzije Stepinac, beatificato da Giovanni Paolo II nel 1998,  nonostante le polemiche sul suo ruolo giudicato troppo accondiscendente  verso il regime filonazista degli ustascia croati alla fine della  Seconda guerra mondiale. E un´associazione di vittime dell´Olocausto ha  espresso la propria «delusione» per il gesto del Pontefice. «Stepinac -  hanno affermato - è stato un difensore zelante degli ustascia, le cui  crudeltà sono state così estreme da scioccare persino alcuni capi

nazisti. Il Papa ha fatto bene a condannare il regime ustascia, ma ha  sbagliato a rendere omaggio a uno dei suoi principali avvocati».  Polemiche anche sull´esclusione, attuata dai vescovi croati  dall´incontro della società civile con il Papa, dell´ex capo dello  Stato, Stipe Mesic, del grande scrittore Predrag Matvejevic e del leader  dell´opposizione di sinistra Milanovic. Mesic ha criticato aspramente  l´episcopato locale, accusandolo di sfruttare la visita in senso  politico, a favore dei partiti del centro destra.