giovedì 17 aprile 2014

“Carne fresca” giro di pedofili e baby gigolò

GENOVA. L'approccio sui siti specializzati, poi l'incontro in un bilocale nel quartiere di San Martino, a due passi dall'ospedale regionale. I baby prostituti avevano dai 13 ai 17 anni perché i clienti volevano «carne giovane». Lo scrive in maiusco1o un cliente sulla chat per soli uomini. Il suo post lo leggono pure gli agenti della Polizia postale di Genova. E scatta l'inchiesta. All'origine, di questa Storia ci sono due ragazzi di origine romena  : per un po' hanno guadagnato ricariche telefoniche, poi hanno cominciato a incassare 50, 100 euro ad appuntamento. Il passaparola ha fatto il resto.
Finora sono venti i clienti indagati, hanno tra i 40 e i 60 anni; alcuni sono omosessuali dichiarati, altri padri di famiglia con moglie e figli. Sulla prostituzione minorile maschile, la Procura ha avviato altre indagini: «Finora è emersa solo la punta di un iceberg». Nel fascicolo anche il post di un pedofilo che chiede un appuntamento «con un amico molto giovane: quello che mi hai mandato aveva pure dei baffetti sopra il labbro. No: io voglio carne fresca». Identificati cinque baby-prostituti: alcuni sono genovesi, altri sono nati in Italia da genitori stranieri.

(Repubblica 6 aprile)