mercoledì 16 aprile 2014

Dialogo su Maria....

 

MARIA

Dicono che mi chiamassi Maria o Miriam, come la sorella di Mosè, dicono che mi apparve un angelo... dicono tante cose.

Io so che sono nata donna e ho avuto un figlio che hanno crocifisso.

Mio figlio era buono, ma quale figlio non lo è per una madre. Ma il mio era veramente buono e non aveva fatto del male a nessuno, anzi, voleva bene a tutti, anche troppo e me l'hanno ucciso.

So che qualcuno ha detto che io sono stata la sua prima discepola, quella che per primo l'ha seguito, non so il senso di queste parole, io ero sua madre e l'ho seguito come una madre segue un figlio.

Ho visto quanto ha sofferto e ho sofferto con lui e avrei voluto soffrire io al suo posto,, ma non ci si può sostituire a nessuno: i figli si mettono al mondo e poi sono di Dio o di sé stessi, non sono più nostri. Ma era mio figlio e non aveva fatto niente di male.

Ma lui ha scelto quella strada che l'ha portato lì, sulla croce, lui lo sapeva che il suo comportamento dava fastidio a tanti, anche io ho cercato di farglielo capire, ma diceva che quella era la sua strada.

Ma sei lui ha scelto io non ho scelto niente, potevo rinunciare ad averlo? Io donna ebrea? Io comunque e sempre donna, potevo dire no a far lievitare dentro di me quel figlio? E poi cosa ho scelto? Di amarlo, come ogni madre ama o dovrebbe amare il figlio che porta dentro, che lava, che poi allatta, a cui insegna a camminare, che veglia quando sta male, che giorno dopo giorno aiuta a crescere.

Io non ho scelto nulla, ho amato mio figlio e basta e vederlo e sentirlo urlare di dolore... io no non ho scelto di assistere a quella morte e ho pianto tanto, perché non capivo, non ero sicura del dopo.

Solo dopo aver visto e sentito anch'io, con lui, nella mia carne, la sua sofferenza... solo dopo aver sentito che lui era ancora vivo, più vivo di quando io l'avevo messo al mondo... solo allora anche io ho scelto...

E non sono fuggita, non mi sono nascosta, sono restata vicino agli altri a dare loro sostegno perché adesso toccava loro andare a raccontare perché mio figlio aveva scelto di morire per amore.

Stella Monca